Bus fermi per Pasqua e Primo Maggio? Per Renzi: "Allucinante"

Pasqua, Primo Maggio e autobus. L’epicentro della cristianità per una volta legato a doppio filo ad una ricorrenza puramente laica. Da cosa? Da una questione sul trasporto pubblico. Sì perché la Provincia di Firenze sarebbe orientata a sospendere il servizio durante le due festività. Questione di soldi e di tagli. Per il trasporto pubblico sono tempi duri, durissimi. Dopo le potature degli scorsi mesi, a marzo è scattato l’ulteriore taglio del 5% sulle percorrenze chilometriche. Così la Provincia è stata costretta nuovamente a ridefinire l'assetto della rete e dei collegamenti, andando a troncare una serie di corse, le cosiddette linee deboli. Una vera e propria legnata per l’utenza, l’ennesima.

La priorità ora è risparmiare, per questo in palazzo Medici Riccardi stanno pensando di racimolare più quattrini possibili, e pazienza per Pasqua e Primo Maggio. Una filosofia che pare mossa dal concetto del meno peggio, della serie si fa con quel che si può. E così monta l’ipotesi di tenere i bus a motori spenti, parcheggiati nei depositi, proprio nei giorni delle feste. Secondo quanto riportato da alcuni quotidiani locali il risparmio previsto per le due giornate di sosta forzata si aggirerebbe sui 100mila euro.

Una scelta, vicina o lontana che sia, che non piace affatto al sindaco di Firenze, Matteo Renzi, che questa mattina ha sottolineato l’assoluta contrarietà a questa possibile soluzione: “I bus a Firenze per Pasqua e Primo Maggio ci devono essere, non scherziamo. Sarebbe allucinante se fosse il contrario”. Per questo la priorità per Palazzo Vecchio adesso diventa convincere Barducci e company a non imboccare una strada considerata dall’amministrazione inaccettabile: “Farò di tutto – ha sottolineato Renzi – per convincere la Provincia”.