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Città Metropolitane: Nardella e Merola firmano patto dell'Appennino

"Con Milano saremo la seconda gamba per lo sviluppo del paese"

Un protocollo di intesa triennale per far ingranare la quinta alle Città metropolitane di Bologna e Firenze. A palazzo Medici Riccardi, sede della metrocittà toscana, Virginio Merola e Dario Nardella firmano il patto dell'Appennino. "Siamo il baricentro d'Italia. Con Milano, l'asse tra le due realtà darà vita alla seconda gamba dello sviluppo economico e sociale del Paese", sottolineano i due sindaci presentando l'accordo.

Il primo tassello per costruire l'intesa, spiegano i due, è dato dalla modernità e dalla tecnologia che ha spostato, superandoli, i confini geopolitici dell'area: tav e variante di valico, soprattutto, hanno accorciato drasticamente le distanze e messo le basi dell'alleanza. "Si tratta- afferma Merola- di mettere insieme quest'unica area metropolitana, che conta due milioni di abitanti, e farne una piattaforma di integrazione europea". Grazie al protocollo, quindi, i due enti lavoreranno in stretto rapporto su più fronti, come turismo, l'attrattività e i rapporti internazionali. Ma anche sulla pianificazione strategica, il paesaggio, l'agricoltura, l'ambiente, l'innovazione urbana e amministrativa (come il regolamento sui beni comuni di Bologna). Centrale, all'interno di questa cornice, è il ruolo dell'Appennino, "la porta di accesso ai due sistemi territoriali" è scritto nel protocollo.

"L'Appennino- continua Merola- non dovrà essere più il nostro confine, ma il terreno per lo sviluppo turistico" sostenuto "dalle nuove opportunità messe in campo, come il progetto sulla ciclovia". Di fatto, aggiunge Nardella, "Firenze e Bologna sono la sintesi, il miglior riassunto delle eccellenze del made in Italy: moda, motori, cultura, tecnologia, mangiar e bere bene. Per questo quello di oggi è un passo importante: ci troviamo, infatti, in una condizione straordinaria, che ci pone tra le aree metropolitane più interessanti e competitive d'Europa". Lo dicono, prosegue, "anche i numeri: siamo un'unica grande area metropolitana con la disoccupazione più bassa d'Italia e con una grande vocazione economica. Possiamo quindi essere il traino del sistema Italia". La pensa così anche Merola: "Su turismo, cultura e ambiente abbiamo le carte in regola e l'ambizione di poter guidare questo Paese con politiche concrete". (Agenzia Dire)  

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