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Spray al peperoncino: aumentano le vendite e scoppia la polemica

Posizioni contrastanti sul tema

La Lega punta l’attenzione sullo spray al peperoncino dopo il tragico evento della discoteca di Corinaldo nelle Marche. A parlare è il commissario fiorentino Federico Bussolin, che replica a una serie di polemiche sollevatesi nel corso degli ultimi giorni: “La Lega anche a Firenze ha distribuito alle donne che si tesseravano una bomboletta spray in omaggio - si legge in una nota - perché per una donna camminare sola la sera avendo uno strumento in borsa rappresenta non solo una difesa personale, ma anche una maggiore percezione di sicurezza per se stessa". "Perché a Firenze Nardella sbandiera le telecamere - continua Bussolin - inizia raccolte di firme per attaccare il Governo ma, nei fatti, in questi cinque anni ha mancato di delineare un progetto a lungo termine in tema di sicurezza. La verità è che per lo spray al peperoncino, così come per le pistole, la polemica non sussiste. Il problema è e sarà sempre chi sta dietro l’arma, e non viceversa”.

Ma per il consigliere regionale di Sì-Toscana a Sinistra, Paolo Sarti, le cose non stanno proprio così, tanto da affermare: “I dati confermano quel che, un po' timidamente, alcuni hanno iniziato a far presente in questi giorni: c'è un evidente nesso tra l'impennata nelle vendite di spray al peperoncino e la pubblicità fatta soprattutto dalla Lega e dal giornale Libero. C'è troppa leggerezza in questo tipo di propaganda - continua Sarti - portata avanti senza alcuna riflessione sui possibili effetti. E gli effetti si stanno vedendo, com’è successo recentemente ad Ancona, o nel 2017 a Torino, ma anche qui in Toscana i casi non mancano. A Firenze le vendite di spray urticante sono aumentate del 300% negli ultimi sei mesi, proprio da quando è partita la distribuzione da parte del Comune di Cascina (guidata dalla leghista Ceccardi, ndr)”.

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