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Aeroporto di Peretola: polemica tra Renzi e Rossi, si ricomincia

Il sindaco dà una stoccata al presidente "Tre anni che fa dichiarazioni". Filosofica la risposta di Rossi: "Le sue affermazioni mi hanno ricordato una favola di Esopo sul bue e la mosca"

Rossi – Renzi, siamo alle solite. La mattina uno dei due pesi massimi della politica toscana affonda un bel gancio al volto, la sera l’altro restituisce il favore con sinistro perdifiato allo stomaco. Certo, c’è sempre di mezzo un oggetto diverso del contenzioso, in una sorta di perenne contrapposizione sulla gestione e la visione della cosa pubblica. Ma c’è anche molto di più: cosa dovrebbe essere il Pd e la politica, soprattutto in ‘odore’ delle elezioni 2013.

PERETOLA - Stavolta i due si sono scaldati su un tema dibattuto ed antico : l’aeroporto di Peretola. Non è una novità, tanto che verrebbe da dire per l’ennesima volta. Dopo le spinose questioni sull’orientamento della pista adesso a tener banco sono le tempistiche. Dopo mesi di polemiche, una volta che all’inizio del 2011 la Regione ha riaperto la discussione mettendo sul piatto della politica e delle polemiche la diatriba sul Pit, almeno su una cosa i giochi sembrano fatti: la prossima pista aeroportuale di Firenze sarà la tecnicamente la 12-30, in gergo la parallelo convergente. Potremmo dire parallela all’autostrada non fosse per una manciata di gradi che ne disegneranno una impercettibile obliquità. Per adesso nulla di ufficiale ma è probabilissimo che in consiglio regionale approderà questa come soluzione forte, ovvero sponsorizzata da Rossi. Un ‘progetto’ sposato dall’Enac (l’ente per l'aviazione civile del ministero), ed in sostanza gradito a Renzi per il quale sulla partita Peretola esiste ed esisteva un’unica ipotesi: la pista parallela. Ed allora perché ieri i due hanno nuovamente litigato? Come detto, sui tempi. Matteo Renzi vuole che Rossi stringa e dia la scossa definitiva così ieri mattina, dal palco del Palazzo dei Congressi all’assemblea di Confindustria Firenze ha sottolineato senza mezzi termini: Enrico Rossi “decida. È tre anni che fa dichiarazioni. “Decida e ci faccia sapere che cosa pensa. Non è un problema di goniometro: il problema è che se si vuol fare la pista si fa, se non si vuole fare” vorrà dire che “i fiorentini andranno a prendere l’aereo a Bologna, come è naturale che sia”.

ROSSI - Un invito ad uscire al più presto allo scoperto che a Rossi non è andato proprio giù, visto che in serata non le ha mandate di certo a dire: “Non capisco se a Renzi interessi più fare l’aeroporto o polemizzare con me”. E per spigare meglio il concetto il presidente della Regione Toscana tira fuori una storiella di oltre 25 secoli fa: “In ogni caso le sue affermazioni mi hanno ricordato una favola di Esopo sul bue e la mosca. Una famosa favola che più o meno recita così: un bue aveva arato tutto il giorno, giunto alla sera una mosca che gli era rimasta tutto il giorno tra le corna, rivolgendosi al bue sudato, gli disse: ‘Ciao bue è tutto il giorno che tiriamo l’aratro, ora siamo proprio stanchi. Lascio a voi indovinare chi, in questo caso dell’aeroporto, faccia il bue e chi invece la mosca”.
 

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