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Martedì, 16 Aprile 2024
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Aeroporto di Peretola, Renzi: "La pista convergente di 14° va bene, altre no"

C'è un documento del ministero delle Infrastrutture che parla della convergente come l'unica soluzione "in grado di fornire sviluppo reale e sostenibilità". Una scelta che piace al sindaco di Firenze

Non sarà proprio parallela, ma a Matteo Renzi l'idea di pista appena convergente piace. Che sia la svolta di una delle contese più ingarbugliate in terra fiorentina? Ma veniamo ai fatti. Quando si parla di pista a Firenze si da per scontato che si tratti dell'aeroporto di Peretola. Un tema che per adesso non ha messo d'accordo nessuno. La posizione del Comune capoluogo della Toscana è nota: la pista può avere un unico senso di esistere, parallela all'autostrada. Altre soluzioni non sono mai state prese in considerazione dall'amministrazione di Palazzo Vecchio. Ed allora perché la svolta sulla soluzione convergente? Perché è un buonissimo compromesso. Si parla infatti di una pista convergente, è vero, ma poi sono i gradi dell'angolatura a fare la differenza. E nel caso specifico la differenza tra una linea perfettamente parallela ed una inclinata è leggerissima: i gradi che separano le due alternative sono solo 14, un soffio quasi impercettibile.

E' questo quanto proposto in una relazione del ministero delle Infrastrutture che da qualche giorno sta girando sulle scrivanie del Parlamento europeo, nelle commissioni che si occupano di sviluppo e trasporto. E pare che la soluzione piaccia, almeno da quanto riportato questa mattina sulle pagine della Nazione. "L'unica soluzione di pista in grado di fornire sviluppo reale e sostenibilità è quella inclinata rispetto all'asse autostradale di 14°, arretrata verso l'attuale Terminal, di lunghezza non superiore ai 2 chilometri. E' la soluzione denominata: pista convergente". Con queste parole è tratteggiata inequivocabilmente l'opzione prescelta. Una svolta? Per il sindaco di Firenze parrebbe di si: "La pista 'convergente' va bene per risolvere i problemi che abbiamo. Altre no". "Leggo, come tutti - ha continuato Renzi - le anticipazioni sui giornali. Credo ci sia un dato di fatto oggettivo: l'Enac nei prossimi giorni dovrà comunicare" la soluzione.

Per il primo cittadino l'interazione con l'aeroporto di Pisa rimane la priorità. Una passo strategico fondamentale per il trasporto e l'economia regionale a patto che non si parli di soluzioni oblique, pena la possibilità di scegliere altri lidi a portata di mano: "E' fondamentale che ci sia un aeroporto che lavori insieme a Pisa: a me piacerebbe che ci fosse un accordo tra Firenze e Pisa, se i pisani e la Regione vogliono. L'alternativa è semplice: per andare in Europa si viaggia da Firenze e quando si deve fare qualche volo in più si va a Bologna o a Fiumicino. O si fa un accordo bello tra Firenze e Pisa, oppure fatalmente anche Pisa soffre di questa mancanza di rapporto". "Pisa - ha continuato Renzi - è l'aeroporto più grande, intercontinentale, mentre Firenze deve essere un aeroporto con meno destinazioni, più orientato al business. Va bene l'unione con Pisa, ma Firenze deve avere una pista degna di questo nome". La patata bollente è in mano dell'Enac, ma Renzi avverte: "Se l'Enac dirà che c'è solo una pista da fare, spero che la Regione voglia farla e non perdere ulteriore tempo".

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