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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Aeroporto, approvata la variante al Pit: il Consiglio dice sì alla nuova pista

Con 33 voti favorevoli, due contrari e quindici astenuti è stata approvata la variante al Piano di indirizzo territoriale (Pit) che prevede l'ampliamento dello scalo di Peretola

Il Consiglio regionale della Toscana si è espresso sul potenziamento dello scalo fiorentino di Peretola. L’Aula, accesissima, con un dibattito lungo due giorni, ha approvato con 33 voti favorevoli e 15 astenuti la variante al Piano di indirizzo territoriale (Pit). Che prevede l’ampliamento dello scalo di Peretola. Solo due i voti contrari, entrambi nel Pd: Fabrizio Mattei e Vanessa Boretti. Presenti alla votazione, ma senza esprimersi, i consiglieri 'dissidenti' della maggioranza sull’atto Monica Sgherri (capogruppo Fds-Verdi), Rudi Russo (Cd) e Mauro Romanelli (Gruppo misto in quota Sel), che hanno così permesso di abbassare il quorum dei voti favorevoli necessari. Anche Gabriele Chiurli del Gruppo misto ha scelto di non votare pur restando in aula. Il provvedimento tra 180 giorni dovrà tornare in aula per l’approvazione definitiva.

LA CONTROMOSSA DELLA PIANA

L’Assemblea toscana si è quindi espressa in favore della nuova pista parallela convergente. Una questione, quella di Peretola, che era diventata un banco di prova per la maggioranza. Tanto che il presidente Enrico Rossi, fermo sostenitore del progetto di integrazione tra gli scali di Firenze e Pisa, aveva minacciato le dimissioni se non fosse stata approvata l’istituzione del Parco della Piana fiorentina assieme al potenziamento dell’Amerigo Vespucci. Sebbene ci sia stato più di un malumore la maggioranza ha retto. Un fronte politico a cui si sono accodati anche sei consiglieri di opposizione: Udc, Fdi, e Più Toscana.

COME SARA' LA NUOVA PISTA

REAZIONI  – “Oggi prendiamo una decisione su una variante che tornerà in aula tra 180 giorni per l'approvazione finale”, ha sottolineato il governatore Rossi. “Il progetto definitivo della nuova pista di Peretola – ha continuato – verrà ovviamente approvato dal Ministero, dalla conferenza servizi per l'impatto ambientale. Quindi sarà comunque il Governo a decidere. Noi aspettiamo da Adf il progetto definitivo sulla pista per valutazioni piu' precise e prevedere anche ulteriori miglioramenti tecnici”.  E ancora: “'Nessuno ha chiesto che noi portassimo il progetto definitivo di Adf. Se non fossi sereno che arriveremo a un miglioramento non saremmo qui oggi. Abbiamo sentito Adf – ha detto ancora – e conosceremo il piano nel periodo che corre tra l'adozione di oggi e l'approvazione definitiva” Il Pit, ha detto ancora, “è migliorativo e non incide su Prato dove ci sono altri problemi di inquinamento di cui ci occuperemo”.

ENTE CASSA – Nel giorno del sì alla nuova pista arriva anche la soddisfazione dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze che “saluta con soddisfazione il via libera, dal Consiglio regionale della Toscana, al Piano di indirizzo territoriale (Pit) che consentirà il potenziamento dell'aeroporto di Firenze”. L'Ente Cassa, che detiene il 17,5% di ADF, “ha infatti sempre creduto in questo progetto e ha fatto la sua parte dando un contributo significativo in tal senso nel solo interesse del territorio e della sua economia”.

Soddisfazione è stata espressa dal capogruppo Pd alla Regione, Marco Ruggeri: “C’era bisogno di trovare una via d’uscita a un problema creatosi a inizio legislatura, l’aeroporto di Peretola è in regime di proroga e non era più autorizzabile se non con un pesante declassamento per condizioni di sicurezza: era quindi quanto mai necessario iniziare un percorso verso il suo potenziamento, assieme all’integrazione con l’aeroporto di Pisa che per troppo tempo è stato un alibi per non scegliere e che ora diventa un opportunità di fare un salto di qualità per tutta la Toscana”.  

E sulla ‘battaglia’ tra gli amministratori di Firenze e della Piana, il cosiddetto fronte del ‘no’,  il sottosegretario del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Erasmo D'Angelis, è certo che i benefici saranno da ambo i lati della Piana fiorentina: “Il nuovo orientamento della pista non elimina solo l'inquinamento acustico dovuto ai sorvoli sulla testa di 11.000 abitanti dei quartieri fiorentini di Quaracchi, Peretola e Brozzi, ma sarà il vero argine alla continua cementificazione della Piana che da trent'anni subisce espansione edilizia e di cemento. Il vincolo previsto nel Pit della nascita del grande parco agricolo della Piana con oltre 6 mila ettari tutelati, collegato con il polmone verde degli 80 ettari del Parco di Castello e il bosco accanto al termovalorizzatore, mette fine all'espansione edificatoria prevista nei piani di alcuni Comuni e da oggi l'urbanistica a volumi zero adottata da Firenze sarà applicata sull'intera Piana”.

 

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