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Aduc: quando al sindaco conviene e non, mettere "per bene" gli autovelox

L'associazione continua l'azione di critica al sindaco di Firenze Matteo Renzi. Aduc parla degli autovelox e dei cartelli atti al preavviso: "Quando al Sindaco conviene e non conviene metterli per bene"

Continua il faccia a faccia tra l’associazione per i diritti dell’utente e del consumatore, Aduc, e la Giunta di Firenze. La questione su cui da mesi ruota alterco sono le migliaia di multe capitalizzate dagli autovelox, secondo Aduc irregolari, in particolare in viale Etruria.
L’associazione chiese conto anche al Comandante dei Vigili Urbani, Massimo Ancillotti che rispose parlando di circostanze “ininfluenti”.
Il numero di verbali della giunta Renzi è effettivamente superiore a quello della precedente amministrazione, da considerare che l’istallazione di taluni autovelox ha permesso dei picchi esponenziali. L’associazione ha portato la questione in Tribunale, svolgendo il ruolo d’ariete e vedendosi peraltro accettati alcuni ricorsi. Adesso Aduc accusa il Comune di aver installato della cartellonistica inadatta alla “situazione stradale” con lo scopo di fare “cassa”. Questo il comunicato diramato dall’associazione: " Visto che in tema di autovelox ad alcuni -Comune di Firenze ed intellighenzia in primis - non piacciono le leggi, parliamo di sostanza, tralasciando le previsioni del codice della strada e dei conseguenti inevitabili 'cavilli'.
Perché, dopo le prime sentenze dei giudici di pace su centinaia di ricorsi, l'amministrazione fiorentina, che si era trincerata dietro un generico “tutto in regola”, ora cambia approccio e cerca consensi criticando lacci e laccioli che impediscono di piazzare autovelox in libertà, così da evitare incidenti e morti sulle strade”.

Cartelloni di preavviso

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La sostanza e i fini
Il sindaco di Firenze ha meritoriamente eliminato il passaggio dei mezzi pubblici da sotto il Campanile di Giotto e il Duomo. Per far questo è stato rivoluzionato il traffico nei pressi della stazione ferroviaria, creando una corsia preferenziale in via Valfonda per bus e taxi, affinché possano attraversare il centro città evitando il Duomo. È essenziale che via Valfonda non si intasi, in caso contrario tutto il traffico cittadino andrebbe in tilt, con conseguenti lagnanze che legittimerebbero il partito dei contrari alla chiusura del cuore della città al traffico.
Di fronte a questo obiettivo strategico, il Sindaco ha posto a guardia della corsia preferenziale di via Valfonda, nell'ordine: telecamera, cartello imposto dalla legge, vigili urbani e... un mega cartello ad “altezza automobilista” come evidenziato dalle foto.
In viale Etruria, in uscita dalla città, è stato piazzato l'autovelox che ha partorito nel giro di pochi mesi circa 50 mila verbali. A segnalazione di questo autovelox c'é solo un cartello di preavviso nascosto da tabelloni pubblicitari. Inoltre, lo stesso apparecchio è piazzato dietro un palo della luce. In questo caso, qual è l'obiettivo strategico del Sindaco che in campagna elettorale si è scagliato contro il “Comune multificio”?
Se l'obiettivo fosse nobile -“evitiamo incidenti e morti”- perché rendere invisibile l'autovelox? La funzione dissuasiva per chi ha il piede pesante sull'acceleratore è vanificata. Ma forse, l'obiettivo strategico del Comune non era e non è quello della sicurezza, o forse c'è un'eterogeneità dei fini che ha creato questo pasticcio.
 

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