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La storia delle maschere di Carnevale toscane

Aspettando la feste più colorata dell’anno, ripercorriamo insieme la storia delle maschere del carnevale toscano

Burlamacco e Ondina

Simbolo del celebre carnevale viareggino, il personaggio di Burlamacco si sviluppa nel corso del Novecento. La prima edizione del Carnevale di Viareggio risale al 1873, quando venne organizzata una sfilata di carrozze addobbate a festa nella storica Via Regia, nel cuore della città vecchia.

La sua maschera simbolo, invece,  nasce nel 1930 a opera del pittore futurista Uberto Bonetti, che in quell’anno realizzò i manifesti per il carnevale della Versilia: accanto a Burlamacco, l’artista ideò anche la sua compagna Ondina, una bagnante in stile anni ’30.

Il nome di questa maschera richiama quello di un personaggio del Decameron: Buffalmacco, ideatore nelle novelle di Boccaccio di truffe e scherzi ai danni di ingenui malcapitati, mentre il costume si ispira alle principali maschere della Commedia dell’arte.

Burlamacco, infatti, indossa il cappello di Rugantino e un costume a scacchi simile a quello di Arlecchino, corredato dalla gorgiera bianca di Capitan Fracassa e il pompon di Pierrot.

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