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La storia del Canto del Diavolo

Lungo via de' Vecchietti, all'angolo con via Strozzi, sul muro di un antico palazzo si trova una curiosa dalle sembianze demoniache: un'opera che nasconde un'inquietante leggenda

In via de' Vecchietti, precisamente all'angolo con piazza Strozzi, è collocata una curiosa statuetta dalle sembianze demoniache. Fu Bernardo Vecchietti che nel 1578 incaricò il Giambologna di ristrutturare la residenza nell'omonima via.

In occasione dei lavori, lo scultore decise di modellare anche due diavoletti, la cui riproduzione si trova sull'angolo del palazzo,proprio nel cosiddetto “Canto dei diavoli”.

Secondo alcuni la piccola opera del Giambologna e il nome stesso della via sarebbero legati ad un inquietante aneddoto su San Pietro Martire.

Narra la leggenda che al cospetto del Santo, durante una predica, apparve un cavallo nero imbizzarrito, poi lanciatosi al galoppo contro la folla di fedeli. La superstizione popolare identificò l'animale con il diavolo, che sotto mentite spoglie cercò di corrompere l'anima di San Pietro.

L'uomo, però, riuscì a scacciare l'animale demoniaco, che scomparve lasciando dietro di sè una nuvola di fumo nero proprio davanti al canto di via de' Vecchietti. 

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