rotate-mobile
Guida

Pievano Arlotto, il fiorentino che inventò gli scherzi da prete

L'espressione indica oggi uno scherzo di cattivo gusto, fatto da chi non ci si aspetta. In occasione del 1 aprile, vi raccontiamo l'origine di questo modo di dire, forse ricollegabile alla vita di un prete fiorentino, passato alla storia per le sue irriverenti burle

Gli scherzi da prete di Pievano Arlotto

Il sopraggiungere della vecchiaia non gli fece perdere il senso dell’umorismo. Quando venne il momento di prepararsi la tomba, fece scrivere sulla lapide una frase oltre modo provocatoria: «Questa sipoltura a facto fare il Piovano Arlocto per se e per tucte quelle persone le quali drento entrare vi volessino», oggi sostituita con l’espressione più attuale «Questa sepoltura il Pievano Arlotto la fece fare per sé, e per chi ci vuole entrare».

Intorno alla sua figura nacquero numerosi detti popolari, come “essere come la bandiera del Pievano Arlotto”, indicante un vessillo creato con pezze rubate, mentre “ricevere la benedizione del Pievano Arlotto” significava essere stati presi di mira per qualche tiro mancino.

Tra le sue discutibili abitudini infatti, pare ci fosse anche quella di aspergere la folla con l’olio invece che con acqua benedetta. Certo uno scherzo da prete in piena regola. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pievano Arlotto, il fiorentino che inventò gli scherzi da prete

FirenzeToday è in caricamento