Inps: come versare i contributi da lavoratore autonomo
Le informazioni utili
La pensione è il risultato di anni di versamenti all'Inps dei contributi, questi devono essere versti anche dai lavoratori autonomi (partite iva).
Contributi previdenziali
Chi ha una partita IVA deve versare i contributi previdenziali. A chi si versano i contributi?
- All’Inps, se si è artigiano, commerciante, o professionista senza cassa di previdenza, oppure
- Alla Cassa professionale di appartenenza, se si è un professionista iscritto ad un albo o ordine professionale.
L’importo dei contributi da versare dipende dal tipo di attività che si svolge. Le attività imprenditoriali si possono raggruppate in 4 grandi categorie:
- Artigiani e Commercianti;
- Lavoratori autonomi “senza cassa“;
- Professionisti con cassa autonoma.
Per ciascuno di queste categorie esistono:
- Contributi fissi
- Contributi a percentuale
Artigiani e commercianti
- Artigiani sono coloro che esercitano personalmente un’attività che ha come scopo la produzione di beni o di servizi.
- Commercianti tutti coloro che acquistano e vendono beni di consumo, mobili, immobili. Oppure i soggetti che svolgono attività di servizi, (agenti di commercio, promotori finanziari, negozianti al dettaglio, etc.).
I contributi fissi dovuti da artigiani e commercianti sono sempre dovuti. Questo indipendentemente, dal reddito percepito annualmente dall’imprenditore.
Il pagamento dei contributi fissi deve essere effettuato in 4 rate.
Se il tuo reddito è superiore a €. 15.548 i contributi fissi non saranno gli unici che dovrai versare. Nel caso in cui sia superato questo limite ai contributi fissi si aggiungono i contributi a percentuale.
I contributi fissi Inps per artigiani e commercianti
Per quelli fissi l'Inps stabilisce annualmente l’importo e lo comunica tramite una circolare: in genere, gli artigiani versano circa €. 3.800 di contributi, mentre i commercianti circa €. 3.850.
Come avviene il pagamento
Il pagamento dei contributi fissi deve essere effettuato in 4 rate entro:
- 16 maggio
- 20 agosto
- 16 novembre
- 16 febbraio (dell’anno successivo)
I contributi fissi sono uguali per tutti ma se il reddito reddito è superiore ad €. 15.548 si aggiungono i contributi a percentuale.
I contributi in percentuale per artigiani e commercianti
Sono dovuti ulteriori contributi previdenziali, calcolati in percentuale, se il reddito derivante dalla attività imprenditoriale supera determinate soglie. I contributi sono dovuti entro un reddito massimo imponibile.
È inoltre dovuto il contributo per maternità, stabilito in misura fissa in 0,62 euro mensili.
Per artigiani e commercianti iscritti per la prima volta nella gestione dal 1° gennaio 1996 (soggetti privi di anzianità contributiva) vige un diverso limite massimo di reddito.
Si rinvia alla circolare INPS 17 febbraio 2020, n 28 per la determinazione dell'importo del contributo minimo obbligatorio e delle quote applicabili per il calcolo della contribuzione eccedente il minimale, per l'anno 2020, sia per i titolari che per i collaboratori, nonché per le eventuali agevolazioni contributive usufruibili in presenza di determinati requisiti.
I massimali contributivi
I contributi previdenziali Inps dovuti da commercianti e artigiani a percentuale hanno un tetto massimo sul quale si applicano, e si tratta del cosiddetto massimale contributivo. Il limite è fissato alla soglia di €. 76.872. Se la quota del reddito supera questa cifra si è esenti da contribuzione Inps.
Termini di versamento dei contributi a percentuale
Qui a differenza di quelli fissi, occorre osservare i termini di due sole tranche:
- 30 giugno
- 30 novembre
Lavoratori autonomi senza cassa previdenziale
Se sei un lavoratore autonomo e per la tua professione non è prevista una cassa previdenziale dedicata, dovrai obbligatoriamente iscriverti alla Gestione Separata Inps e provvedere al pagamento dei contributi Inps con Partita Iva secondo le regole previste dalla Gestione Separata. In questa categoria rientrano i freelance, i consulenti d’impresa, i consulenti informatici, i fisioterapisti, gli amministratori di condominio e tutti i professionisti senza Albo.
L’aliquota dovuta dagli iscritti alla Gestione Separata Inps è del 25,72% da applicare al reddito lordo effettivo che deriva dalla dichiarazione dei redditi.
Pro: non ci sono contributi fissi, ma la tassazione è effettuata in percentuale al reddito.
Contro: Se il reddito non è pari o superiore a 15.548 euro l’Inps non accredita un anno di contributi validi ai fini pensionistici.
100.324 euro è Il tetto oltre al quale non si applicano i contributi.
Lavoratori autonomi con cassa previdenziale
I professionisti come avvocati, commercialisti, geologi, medici, psicologi, geometri, farmacisti, architetti e così via non versano i contributi Inps. Ciascuna di queste categorie professionali aderisce ad una propria cassa di previdenza con regole ben precise e diverse tra loro.