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Affitto: contributi della regione Toscana

Qui i contributi messi a disposizione dalla regione Toscana e i requisiti per gli affitti sociali

I cittadini o le famiglie con stipendi o pensioni che non permettono di pagare affitti al costo di mercato, possono usufruire di cosiddetti affitti sociali. Gli affitti sociali possono essere molto ridotti (fino a un canone massimo di 200 euro al mese) per chi documenta redditi molto bassi. Riguardano abitazioni di edilizia sovvenzionata (alloggi finanziati al 100% dalla Regione da affittare a canone sociale), dove si paga un canone stabilito in base a una serie di requisiti d’accesso. I programmi di edilizia sovvenzionata vengono attuati dai Comuni in forma singola o associata attraverso un soggetto gestore cui è affidato il compito di realizzare gli interventi.

Gli alloggi sono assegnati ai nuclei familiari che lo richiedono sulla base di apposite graduatorie formulate dai Comuni: nelle graduatorie si tiene conto dei requisiti e delle condizioni soggettive delle famiglie. I canoni di affitto sono determinati sulla base del reddito annuo secondo tre fasce: canone sociale, canone protetto e canone massimo.
La disciplina di assegnazione degli alloggi, la determinazione del canone, i contratti di locazione, i rapporti di utenza sono disciplinati dalla legge regionale n. 96 del 20 dicembre 1996.
C’è un altro tipo di affitti sociali. Sono quelli destinati a famiglie che non possono permettersi un affitto a costo di mercato, ma hanno comunque le possibilità di pagare più di 200 euro al mese. Sono gli affitti di alloggi di edilizia agevolata [1] dove si paga un canone calmierato, comunque più basso di quelli di mercato (fino a un massimo di 500 euro al mese).
Il sostegno alle famiglie per l’affitto calmierato della prima casa si attua mediante contributi a fondo perduto, concessi attraverso le cooperative e imprese di costruzione che, a seguito della partecipazione ai bandi di concorso approvati dalla Regione, sono state ammesse ai finanziamenti pubblici.
I contributi sono rivolti alla realizzazione di alloggi con caratteristiche e tipologie stabilite, e a costi inferiori rispetto a quelli di mercato.
Gli interessati devono rivolgersi alle imprese e alle cooperative ammesse a contributo per prendere in esame le condizioni e i requisiti soggettivi necessari affittare a canone calmierato.
Edilizia sovvenzionata e agevolata rientrano nell’edilizia sociale pubblica che è attuata attraverso l’insieme dei programmi di edilizia residenziale realizzati interamente con finanziamento pubblico. È finalizzata alla realizzazione di nuove costruzioni o alla ristrutturazione di alloggi di proprietà pubblica destinati alla locazione a canone sociale per le famiglie in possesso di precisi requisiti d'accesso.
Patrimonio pubblico in Toscana:

Arezzo 2.232 alloggi
Firenze 7.567 alloggi
Empolese 1.097 alloggi
Grosseto 2.561 alloggi
Livorno 6.469 alloggi
Lucca 3.437 alloggi
Massa Carrara 3.777 alloggi
Pisa 5.281 alloggi
Pistoia 1.776 alloggi
Prato 1.096 alloggi
Siena 1.796 alloggi

Contributi per l’affitto. Esiste una legge nazionale a sostegno delle famiglie che hanno bisogno di ricevere un contributo per l’affitto. È la Legge numero 431 del 1998 che istituisce un Fondo nazionale per l’erogazione di contributi integrativi per il pagamento dei canoni di affitto a favore di soggetti in possesso di determinati requisiti previsti dal Decreto ministeriale del 7 giugno 1999.
Questi contributi, ripartiti dalla Regione con propri specifici atti, vengono erogati direttamente dai Comuni a favore dei cittadini che ne hanno diritto. I bandi e le modalità di presentazione delle domande sono predisposte dai singoli Comuni [2].
Contributi a imprese e cooperative edili. Imprese di costruzione e cooperative possono accedere a finanziamenti pubblici partecipando ai bandi di concorso approvati dalla Regione. I contributi sono rivolti alla realizzazione di alloggi aventi caratteristiche e tipologie stabilite e a costi inferiori rispetti a quelli di mercato.
Sono previsti controlli volti ad accertare che i beneficiari del contributo pubblico abbiano rispettato gli obblighi conseguenti all'ottenimento di tale agevolazione, come ad esempio l'effettiva occupazione dell'alloggio, il divieto di vendita nei cinque anni successivi al contratto di assegnazione o di acquisto.
 
[1] Alloggi finanziati con contributi regionali da affittare a canone calmierato (inferiore a quello di mercato che va dai 300 ai 500 euro mensili)
[2] Informazioni e contatti: Direzione generale Diritto alla salute e politiche di solidarietà - Settore Reti di protezione sociale (fax 055 4385103 - contributoaffitto@regione.toscana.it). Per informazioni rivolgersi esclusivamente al Comune di residenza.

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