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Treni: a Firenze il primo Blues ibrido. Trenitalia: "Così taglieremo i ritardi per i pendolari"/ VIDEO&FOTO

L'ad Corradi: "una rivoluzione, testeremo alimentazione biodiesel"

Meno inquinamento, ma anche una riduzione dei ritardi e dei disservizi che da troppo tempo affliggono il trasporto ferroviario regionale. È con queste premesse che si presenta alla stazione di Santa Maria Novella il primo treno Blues a tripla alimentazione: elettrica, diesel e a batteria. Una novità frutto degli stabilimenti Hitachi Rail alla quale si affidano sia Trenitalia che Regione Toscana per ottenere, fra le altre cose, un miglioramento della regolarità del servizio.

Al taglio del nastro stamani i sorrisi e i motivi di orgoglio fra l'amministratore delegato di Trenitalia, Luigi Corradi, il presidente della Regione, Eugenio Giani, e il sindaco di Firenze, Dario Nardella. Il primo dei 44 treni ibridi destinati alla Toscana si presenta come una "rivoluzione", secondo Corradi, visto che entrerà in esercizio lungo le linee non elettrificate, fra Firenze e Borgo San Lorenzo oltre che nel bacino senese, garantendo emissioni diesel ridotte e, con l'ausilio della batteria, un percorso più silenzioso in prossimità di centri abitati e stazioni. 

A cascata il rinnovamento dei mezzi dovrebbe produrre un beneficio sulla loro affidabilità: "È un segnale molto importante - spiega l'amministratore delegato Corradi - perché i ritardi si concentrano proprio su quelle linee dove manca l'elettrificazione, un treno come questo migliorerà sicuramente moltissimo le prestazioni e vedremo meno ritardi".

Altrettanto fiducioso è il diretto interlocutore di Corradi per conto della Regione, ovvero l'assessore ai Trasporti, Stefano Baccelli, che osserva: "Ci attendiamo davvero un miglioramento della qualità del servizio: questo primo Blues viaggerà un po' per tutta la Toscana, ma sono in arrivo tanti treni di questa tipologia e sarà una svolta per il servizio ferroviario".

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Tuttavia, precisa Baccelli, "non tutti i ritardi sono ascrivibili al materiale rotabile, tendenzialmente un 25% sono attribuibili a Trenitalia, circa il 50% a Rfi per l'infrastruttura, circa il 25% a cause esterne come investimenti e incidenti sui passaggi a livello. Quindi questo nuovo treno non sarà una panacea per tutti i mali, ma sarà una variabile importante per migliorare il servizio".

Tornando alle caratteristiche proprie del convoglio, il nuovo Blues garantirà ai passeggeri più posti a sedere, informazioni e video a bordo, aria condizionata di ultima generazione. Accorgimenti tecnici sempre declinati all'insegna della sostenibilità. "La Toscana- annuncia Corradi- sarà il primo luogo dove lo testeremo, questi treni possono andare a biodiesel. Sarà davvero qualcosa di molto moderno".

Sui medesimi temi insiste anche la riflessione del sindaco Nardella: "L'arrivo del primo Blues è una bella notizia- afferma- avere un treno moderno, efficiente, tecnologicamente avanzato e poco inquinante credo che sia un buon servizio per i pendolari perché sono tanti i cittadini che si muovono dall'area del Mugello verso il capoluogo ed è un ulteriore passo in avanti per il sistema metropolitano ferroviario che, speriamo, abbia un rilancio definitivo quando poi termineremo l'opera di sottoattraversamento".

Presentazione Treno ibrido Blues

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