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Smog, ecco i nuovi blocchi alla circolazione

Con il piano per la qualità dell'aria limiti più stringenti. Nuove regole per il riscaldamento delle abitazioni

Il Consiglio comunale di Firenze ha approvato il piano per la qualità dell'aria 2016-2019. Un provvedimento atteso, alle porte della stagione invernale in cui i livelli (e le polemiche) di smog sono all'ordine del giorno. Con le novità varate se l’inquinamento supererà la soglia di legge,  i limiti alla circolazione si incroceranno con le previsioni meteo e scatteranno immediatamente su tutti i centri abitati e non nella sola ztl come invece era finora il primo passo. I provvedimenti dureranno comunque cinque giorni e non si interromperanno se il meteo migliorerà.

Il primo e più lieve intervento, ossia la comunicazione ai cittadini di cosa fare per conservare l’aria pulita, partirà autonomamente dal 1° novembre senza attendere che lo smog dia segni di salire. Gli interventi hanno l’obiettivo di impedire al pm10 (le polveri fini) sfori la soglia dei 50 microgrammi per metro cubo più di 35 volte l’anno. Adesso però non si chiuderà più il conteggio a dicembre per riprenderlo da zero a gennaio, ma lo si farà in continuazione nei mesi neri dello smog, da novembre a marzo.

Nella ztl sono previste limitazioni alla circolazione dei veicoli euro 1 a benzina ed euro 2 diesel. Scatteranno a partire dal marzo 2018, data prevista per l’entrata in esercizio delle linee 2 e 3 della tramvia. Tali limitazioni saranno applicate in modo progressivo e rese totali entro il periodo nel quale sarà in vigore il piano. Sarà approntato un programma nel quale dovrà essere definita la tipologia dei veicoli interessati e l’articolazione temporale dei provvedimenti da adottare con i comuni dell’agglomerato per l’estensione della limitazione alla circolazione dei veicoli.

"E' uno strumento di pianificazione dell'amministrazione comunale – ha spiegato l’assessore Bettini – che contiene una serie di interventi che si intende mettere in atto per la riduzione delle emissioni di inquinanti in atmosfera ed il conseguente miglioramento della qualità dell’aria". Sette le stazioni di misura probanti: 4 stazioni urbane-fondo (a Boboli, in viale Ugo Bassi, a Scandicci ed a Signa); 2 stazioni urbane-traffico (in viale Gramsci e in via Ponte alle Mosse); 1 stazione sub urbana a Settignano.

Il piano individua anche gli interventi sugli impianti termici e l’efficientamento energetico negli edifici comunali. Per quelli non abitativi (come piscine, palestre, uffici scuole) sono previsti interventi sui dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento, di distribuzione contenimento della dispersione del calore o del fresco con coibentazioni. Per gli immobili comunali per edilizia residenziale pubblica (Erp) si prevede di realizzare i nuovi con la massima efficienza energetica e di ottimizzare gli edifici esistenti. A questi si aggiungono la verifica della manutenzione degli impianti termici privati (nel prossimo biennio, passeranno da 9.000 a 10.500 all’anno) e interventi per l’ammodernamento degli impianti termici privati incentivando, ad esempio, la sostituzione delle caldaie con vetustà maggiore di 15 anni, con generatori di calore “Low Nox". Si valuterà, inoltre, la possibilità di erogare incentivi comunali per la sostituzione delle caldaie più obsolete.
 

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