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Nuove startup: la Toscana cresce ma non corre

La Toscana al settimo posto in Italia. Gran parte dell'innovazione a Firenze e Pisa

In Italia crescono le startup. Sono 6235 le imprese a livello nazionale, di cui il 5,5%, pari a 340, solo in Toscana. La nostra regione però è meno slanciata delle altre. Con un buona lena, +12,6% rispetto a fine 2015, posizionandosi al 7° posto in Italia, a fronte però di una crescita media nazionale del 21,2%. Questo è quanto emerso ieri dai dati elaborati da BNP Paribas Cardif, tra le prime dieci compagnie assicurative in Italia, in occasione di Open-F@b Call4Ideas 2016.

Chi sono? Si tratta di giovani imprese che nell’ultimo anno hanno impiegato prevalentemente fino a quattro addetti (83,6%), operano nei "servizi’ (77,7%) e hanno un valore della produzione che per il 65,3% non supera i 100 mila euro. A livello di governance, il 12,9% delle start-up toscane ha una compagine societaria a prevalenza femminile, mentre quelle coordinate prevalentemente dai giovani (under 35) rappresentano oltre un quinto (21,5%) del totale.
 
Per quanto riguarda le province è Firenze a registrare in assoluto il valore più alto, con 140 start-up innovative (pari al 41,2% del totale regionale), seguita da Pisa con 74 (21,8%), Arezzo con 28 (8,2%), Siena con 25 (7,4%), Lucca con 22 (6,5%),  Livorno con 20 (5,9%), Prato con 11 (3,2%) e Pistoia con 10 (2,9%). Fanalino di coda Grosseto e Livorno, entrambe con 5 start-up (1,5%).
 
"Le giovani imprese, in un momento di staticità dell’economia a livello generale, rappresentano una grande risorsa per dare nuovo impulso al mercato assicurativo e accelerarne il cambiamento attraverso soluzioni più disruptive” - afferma Isabella Fumagalli, AD di BNP Paribas Cardif – “Con Openf@b Call4Ideas 2016, giunta ormai alla terza edizione, vogliamo incoraggiare le buone idee fornendo gli strumenti e mettendo a disposizione l’esperienza dei manager di BNP Paribas Cardif per trasformare i progetti in business. Dopo due anni di lavoro abbiamo, infatti, già raccolto più di 100 progetti e abbiamo iniziato a cooperare con le start up su una decina di iniziative, in particolare nell’ambito della protezione della famiglia e della casa. Quest’anno abbiamo scelto il tema della customer experience perché non possiamo sottovalutare i nuovi trend di abitudini e consumo dei clienti digitali che ci portano necessariamente ad avere un rapporto diverso con il cliente finale.”
 

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