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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Legambiente contro la linea a idrogeno per il 'Treno di Dante': "Fuorviante definirla green"

L'associazione ambientalista critica il progetto sulla tratta ferroviaria Firenze-Ravenna: "La risorsa è ottenuta per più del 90% da fonti fossili"

Legambiente "boccia" senza appello la possibilità di realizzare una linea a idrogeno lungo la tratta ferroviaria Ravenna-Firenze, per il 'Treno di Dante'.

“Se l’idrogeno in ambito trasportistico può rappresentare una valida alternativa all’alimentazione da combustibili fossili, in particolare per i treni a diesel su linee non elettrificate, per questa particolare tratta – spiega l'associazione – sarebbe invece solo a scopo di annuncio. Sta circolando la notizia che ai consigli comunali delle città collocate sul percorso della ferrovia Ravenna-Firenze, verrebbe chiesto di approvare un ordine del giorno molto articolato 'per sostenere l’alimentazione a idrogeno del Treno di Dante sulle ferrovie Faentina e Faenza- Ravenna', che riprende una lettera del sindaco di Firenze e di quello di Ravenna per chiedere che in occasione dell’anniversario dantesco venga attivato un servizio di trasporto con un treno unito, alimentato a idrogeno, che colleghi le due città".

"Aspetteremo allora il treno ad idrogeno per festeggiare il 700esimo anniversario della morte di Dante?” commenta ironica Legambiente, secondo cui "il progetto non risponde all’effettiva esigenza dei territori, né tantomeno a benefici per il clima”.

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Secondo l'associazione, "annunciare questa particolare proposta di linea ferroviaria a idrogeno come 'iniziativa green' è alquanto fuorviante: certamente la combustione dell’idrogeno non genera problemi di emissioni in loco, ma va ricordato che ad oggi questa risorsa è ottenuta per più del 90% da fonti fossili. Non vorremmo che fosse tutto motivato solamente dalle ragioni che vedono in primis il polo industriale ravennate investire su questa risorsa e prevalentemente sull’idrogeno blu, quindi ottenuto da gas metano associato alla tecnologia di stoccaggio del carbonio". Oltretutto, per l’associazione sarebbe uno spreco destinare l’idrogeno a partire da questa tratta ferroviaria: altre tratte, ricorda, "sono ad oggi in fase di avvio di sperimentazione e non si nega la necessità di convertire l’attuale parco ferroviario ancora a diesel".

L’associazione ricorda infine la proposta già avanzata dall’Unione della Romagna Faentina, in linea con quanto già annunciato dai sindaci dell’Unione dei Comuni del Mugello, rispetto la necessità di sviluppare sul territorio una rete metropolitana di superficie: "si potrebbero valutare le potenzialità della linea ferroviaria esistente (Firenze–Faenza–Ravenna) nel tratto che interessa il territorio dell’Unione della Romagna Faentina, ampliando e riqualificando l’offerta di servizi nelle fasce orarie sottoutilizzate".

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