Bike sharing: in città le prime 400 bici di Gobee Bike / FOTO
Presentate le due ruote del secondo operatore, ecco le differenze
Sono sbarcate in città le biciclette di Gobee Bike, il secondo gestore di bike sharing a flusso libero in città dopo Mobike. Da questa mattina saranno distribuite nelle strade fiorentine le prime 400 biciclette verdi di Gobee, che si affiancheranno alle oltre 3mila100 bici arancioni di Mobike già in circolazione. Anche Gobee, come Mobike, immetterà gradualmente nuove biciclette fino a 4mila, per un totale tra i due gestori di 8mila biciclette.
Gobee Bike e differenze con Mobike
Rispetto al concorrente cinese, le biciclette di Gobee Bike, fondata ad Hong Kong pochi mesi fa da alcuni giovani francesi, hanno ruote più grandi, sono più leggere, più comode anche per le persone alte e hanno una marcia più 'lunga' (si fanno più metri con una pedalata).
Un milione di chilometri percorsi
“Dopo il successo di Mobike, con 100mila utenti iscritti e 1 milione di chilometri percorsi in pochi mesi, diamo il benvenuto a Gobee Bike. Continueremo a investire sulla mobilità alternativa e sul bike sharing, che sta già cambiando la mentalità dei fiorentini in ottica di sostenibilità”, commenta l'assessore alla 'smart city' Giovanni Bettarini, presentando le nuove biclette di fronte a Palazzo Vecchio assieme al regional manager del gruppo Gabriele Vezzani.
Come funzionano e costi: basta un'app
Le Gobee Bike funzionano allo stesso modo delle Mobike: è necessario scaricare l'app ('gobee bike'), pagare un deposito (15 euro) e scansionare con il telefono il codice QR presente sul telaio per aprire la bicicletta. Anche in questo caso la chiusura è manuale. Potranno essere parcheggiate (assieme alle Mobike) nei 210 stalli appositi sparsi per la città, o anche altrove, nel rispetto del codice della strada. Il costo è di 50 centesimi ogni mezz'ora.
Confini di utilizzo
“Le nostre bici per ora potranno circolare entro i confini del comune di Firenze, poi ci espanderemo all'area metropolitana”, spiega Vezzani. Le Gobee Bike sono già presenti in città come Parigi e Bruxelles e, in Italia, a Torino. E per scongiurare il 'parcheggio selvaggio'? “Come per Mobike - assicura Bettarini -, studieremo assieme al gestore sanzioni contro l'utilizzo improprio del servizio”.