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Crisi energetica: i fiorentini prevedono di ridurre del 20% l'utilizzo di auto e moto nei prossimi mesi

Il 90% dei fiorentini si dice già attivo o intenzionato ad adottare comportamenti virtuosi di risparmio energetico. Tuttavia, solo 2 di questi superano il 50% di dichiarazioni d’intenti: il risparmio di acqua calda (60%) e l’avvio di lavatrici/lavastoviglie solo a pieno carico (54%)

La nuova ricerca[1] di Changes Unipol, realizzata ed elaborata da Ipsos, ha esaminato come si stanno modificando comportamenti e attitudini dei fiorentini nella quotidianità dell’attuale scenario di crisi energetica ed ha misurato le loro preoccupazioni nel contesto della crisi bellica in Ucraina, alla luce delle difficoltà negli approvvigionamenti di energia e dei rincari dei prezzi.

Il 90% dei cittadini fiorentini si dice già attivo o intenzionato ad adottare comportamenti virtuosi di risparmio energetico

La ricerca rileva come 9 fiorentini su 10 hanno già messo in atto, o comunque prevedono di farlo, comportamenti personali virtuosi, mirati al risparmio energetico e alla salvaguardia dell’ambiente.

In realtà però, analizzando i singoli comportamenti, anche piccole accortezze che richiedono uno sforzo minimo sono ancora lontane dalla piena diffusione: non lasciar correre acqua calda inutilmente è il comportamento più diffuso, adottato dal 60% dei fiorentini, seguito dall’azionare lavatrici e lavastoviglie solo a pieno carico (54%), dal sostituire le vecchie lampadine con quelle a led (43%) dallo scegliere elettrodomestici a basso consumo (42%).

Quando si parla invece di comfort climatico i fiorentini sono meno inclini al compromesso: meno di 1 su 2 (il 45%) è disposto a ridurre la temperatura dei termosifoni d’inverno, mentre solo il 31% a rinunciare o a ridurre l’uso del condizionatore d’estate.

Mobilità: nei prossimi sei mesi l’intenzione dei fiorentini è di ridurre l’uso di auto e moto. Possibile calo del 20%.

Il caro benzina potrebbe influire significativamente sulle abitudini dei fiorentini: almeno nelle intenzioni, hanno infatti dichiarato di prevedere un utilizzo più moderato di auto e moto nel prossimo futuro. Se le intenzioni venissero confermate, si prefigurerebbe un calo del 20% dell’utilizzo di questi mezzi (dall’87% al 67%). Si tratta del decremento maggiore tra le principali città italiane.

A oggi, ben il 72% dei fiorentini utilizza la propria auto per gli spostamenti quotidiani, mentre appena il 23% si muove a piedi (per spostamenti di almeno un chilometro). Il 30%, utilizza invece i mezzi pubblici e il 29% la propria bicicletta.

Previsto invece un incremento di 12 punti percentuali di coloro che si sposteranno a piedi (35%). Scende invece la percentuale di coloro che hanno intenzione di utilizzare i mezzi pubblici (27%) come anche il numero di coloro che utilizzeranno la propria bicicletta per gli spostamenti, al 24%.

Nuova auto per ridurre i consumi: dai fiorentini poca propensione al cambiamento ma, nel caso, la scelta ricadrebbe sull’ibrida plug-in

Una possibile soluzione per calmierare le spese dovute ai costi del carburante e, al contempo, dare una mano all’ambiente, è quella del cambio dell’auto. Tuttavia, solo 2 fiorentini su 10 prevedono di cambiarla entro i prossimi due anni, il 47% è indeciso ed il 33% non intende farlo.

Nel caso, la scelta ricadrebbe su un’auto ibrida plug-in: scelta indicata dal 37% dei fiorentini. Segue l’auto full-electric al 16%, quindi il diesel al 9%, preferito alla motorizzazione benzina che si ferma all’8%. Tra le motorizzazioni elettrificate, stenta invece l’ibrido, al 7%.

Il conflitto tra Russia-Ucraina e la crisi energetica: il 46% dei fiorentini teme di avere difficoltà nel pagare le bollette.

La crisi energetica che il conflitto tra Russia e Ucraina è per i fiorentini fonte di preoccupazione sia per quanto riguarda l’economia domestica, sia in tema di politica energetica del Paese.

Parlando di spese quotidiane, il 46% dei fiorentini teme di avere difficoltà nel pagare le bollette di acqua, luce, gas e telefono. Preoccupa molto anche l’incapacità di sostenere una spesa imprevista (45%), seguita dal timore delle spese dentistiche e dal pagare le spese della casa (mutuo, affitto, condominio...), entrambi al 35%.

A livello più generale, invece, il 62% degli intervistati ha indicato la continua dipendenza dalle importazioni di energia dall’estero come una delle maggiori preoccupazioni, seguita al 43% dal ricorso all’energia nucleare e dall’apertura di nuove centrali a carbone (e/o l’aumento di produzione di quelle esistenti), sempre 43%. Il rischio di non dare priorità alla transizione energetica e all’approvvigionamento da fonti rinnovabili è stato, invece, indicato come maggiore fonte di preoccupazione solo dal 13% del campione.

Il nucleare spaventa i fiorentini: quasi 1 su 2 dice “no”

La possibilità di ricorrere all’energia da centrali nucleari a Firenze raccoglie soltanto il 10% di consensi. Il favore sale al 38% nel caso si utilizzassero tecnologie e modalità di gestione dell’energia nucleare più sicure di quelle attuali. Si tratta del fronte dei “sì” più basso tra le principali città italiane (media nazionale 45%). Quasi 1 fiorentino su 2, il 48%, si dichiara invece contrario, o per la convinzione che ci siano più rischi che vantaggi (35%) oppure per una questione legata alla non convenienza di costi (13%).

 
1 L’indagine è stata realizzata presso un campione rappresentativo della popolazione nazionale di età 16-74 anni (oltre 44 milioni di individui) e dei residenti nelle principali Aree Metropolitane (oltre 13 milioni di individui), secondo genere, età, area geografica, ampiezza centro, titolo di studio, tenore di vita, professione e nucleo familiare. Sono state realizzate 1.720 interviste, condotte mediante metodo CAWI (Computer Assisted Web Interviewing: metodologia di raccolta dati che si basa sulla compilazione di un questionario via web).

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