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Nasce Zerolab: il primo hub per il recupero degli scarti della pelle

Sarà anche una sede formativa e un incubatore per designer emergenti

Ogni anno l’industria conciaria produce 758 milioni di chilogrammi di materiale di scarto in Italia all’anno, 232 milioni di chili solo in Toscana: un peso notevole sulla bilancia ambientale che anche il sistema moda è chiamato oggi a sostenere.

Dall’esigenza di ridurre gli sprechi sfruttando le competenze artigianali per trasformare gli scarti in nuovi prodotti nasce a Scandicci 'Zerolab', il primo hub per il recupero creativo della produzione di scarto, presentato ieri alla Fortezza da Basso, nell’ambito della Mostra Internazionale dell’Artigianato.

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Frutto della sinergia tra la startup ZEROW e A.S.P.R.I., ("Associazione Pelle Recuperata Italiana"), nata per sopperire al problema degli scarti nella pelletteria, con la mission di promuovere e diffondere la cultura dell’economia circolare e favorire artigiani e piccoli imprenditori, Zerolab sarà un centro di raccolta e smistamento, ma anche una sede formativa e un incubatore per designer emergenti.

Collocandosi in un’area strategica, nel distretto della pelle di Scandicci, il centro polifunzionale si presta ad intercettare da un lato le aziende che necessitano di smaltire gli scarti di produzione, dall’altro le competenze di professionisti altamente specializzati, valorizzando l’artigianato e favorendo un sistema circolare.

Ad affiancare online l’attività del centro polifunzionale di Scandicci ci sarà la piattaforma online ZEROW, marketplace in grado di mappare la produzione di scarto sul territorio e incrociare domanda e offerta, in modo da favorire l’acquisto dei pellami di scarto raccolti ma anche di accessori realizzati con le materie prime disponibili in deposito da giovani designer e artigiani coinvolti nel progetto.

"ZeroW è una start-up nata per intercettare materiali di scarto: 232 milioni di kg rifiuti l'anno solo in Toscana, un dato che può essere interpretato come una risorsa. Unendo questi temi nasce Zerolab. Ci rivolgiamo ad artigiani che necessitano di pelle e macchinari, a studenti che vogliono lanciare un progetto di moda circolare e a professionisti che vogliono ampliare il loro network di clienti. Grazie allo scarto si può dare nuova vita ai materiali. L'apertura del laboratorio è prevista il prossimo 15 giugno. Questo è un primo passo verso un percorso dove i principi elencati oggi non saranno solo una teoria o uno slogan ma uno strumento reale", commenta Gabriele Rorandelli, fondatore di Zerolab.

"Questo progetto si inserisce perfettamente nella scelta forte che la Regione Toscana ha fatto e riesce a tenere insieme l’aspetto ambientale e quello etico", aggiunge l'assessora regionale all'ambiente Monia Monni. "Il Comune appoggia a pieno la valorizzazione degli artigiani che insieme a progetti come ZEROLAB rappresentano il futuro”, le parole di Alessio Vari, vicepresidente del consiglio comunale di Scandicci.

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