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Acqua, lago di Bilancino strapieno: e pioverà ancora

Nel bacino artificiale del Mugello, preziosa risorsa idrica per Firenze e dintorni, ci sono quasi 70 milioni di metri cubi d'acqua

Dopo lunghi periodi di siccità, il lago artificiale di Bilancino, preziosa riserva idrica per tutta l'area metropolitana fiorentina, pare essere in ottima salute.

"E' pieno quasi al 99%, sono invasati al momento 68 milioni di metri cubi di acqua", ha fatto sapere ieri, tramite i suoi canali social, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, aggiungendo: "L’acqua è un bene prezioso, non sprechiamola!".

Già, non sprechiamola. L'invaso di Bilancino, ormai parecchi anni fa, è nato proprio per ottimizzare l'uso dell'acqua, in un sistema di tubazioni cittadine dove gli sprechi sono ancora altissimi (basta pensare che a Firenze nelle condutture di Publiacqua si perde più del 30 per cento, un terzo del totale, dell' 'oro blu' che ci passa).

Senza il Bilancino avremmo nuovamente assistito, nelle ultime estati, a scene che negli anni '80 e '90 non erano un'eccezione: autobotti e residenti dei piani più alti che anche a Firenze - senza troppe lamentele, nei ricordi di chi c'era - erano costretti ad andare a prendere l'acqua in strada. Nel Pistoiese succede tuttora, come dimostrano le ultime estati.

Tanta acqua sprecata

In tante parti della Toscana però l'acqua, nonostante alcuni invasi in costruzione, non viene ancora raccolta, come del resto in tante altri parte d'Italia (peraltro nell'architettura più avanzata già da tempo si chiede di mettere norme che obblighino gli edifici moderni a dotarsi di raccolta dell'acqua piovana, magari per usare come scarico nei bagni, invece di utilizzare quella potabile). E così, anche tanta parte delle abbondanti piogge delle ultime settimane è andata "sprecata".

Ovviamente, non c'è solo il problema della raccolta dell'acqua, ma anche quello dell'edilizia selvaggia e della diminuzione dei terreni e delle aree agricole, che possono assorbire le precipitazioni. Una situazione denunciata da molte associazione, anche, negli ultimi giorni, da Codliretti Toscana.

"Con il 38% in meno di terreni fertili in quarant’anni la Toscana è diventata una regione più fragile", scrive l'associazione, sottolineando i "3.568.000 residenti che vivono in aree allagabili e a rischio alluvione".

"Cemento e abbandono"

"Cemento ed abbandono hanno divorato quasi 700mila ettari di superficie agricola, che si è ridotta ad appena 1,1 milioni di ettari secondo l’ultimo censimento, mentre hanno continuato ad espandersi le aree urbane con un incremento di 293 ettari di suolo consumato tra il 2020 ed il 2021, pari al 6,7% dell’intera superficie regionale", i numeri elaborati e diffusi da Coldiretti Toscana in occasione della giornata mondiale dell’ambiente, celebrata dalle Nazioni Unite lo scorso 5 giugno, come ogni anno.

Tutto questo, ovviamente, in una delle tante contraddizioni che il bombardamento mediatico quotidiano non riesce comunque ad evitare: ogni giorno ci sono "allarmi" perché la popolazione diminuisce e allo stesso tempo ogni giorno ci sono altrettanti "allarmi" perché aumentano gli edifici abbandonati e altrettanti "allarmi" perché non si costruisce abbastanza. Ma per chi, se siamo sempre di meno? Qualcosa non torna.

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