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Pannelli fotovoltaici, sì alle nuove regole: dove si possono mettere e dove no

Ok dal consiglio comunale, Nardella: "Semplificazione importantissima per i cittadini"

Il consiglio comunale ha approvato ieri la variante al piano strutturale e al regolamento urbanistico e le modifiche al regolamento edilizio "per ampliare la possibilità di installare pannelli fotovoltaici a Firenze", anche nell’area delle ‘buffer zone’ (solita abusata sigla inglese che significa in sostanza 'fascia di rispetto') delle Ville Medicee di Castello e del Poggio Imperiale, dove la variante adottata ne prevedeva il divieto in funzione espresso dalla Soprintendenza in ambito di Vas (Valutazione ambientale strategica).

 La delibera è stata illustrata dall’assessore al bilancio Giovanni Bettarini, viste le assenze in aula sia del sindaco Nardella, che dopo il siluramento di Cecilia Del Re ha tenuto le deleghe all'urbanistica, che della vicesindaca Alessia Bettini.

Con le nuove norme resta esclusa l’installazione dei pannelli fotovoltaici nel centro storico Unesco e parimenti restano esclusi i ‘campi fotovoltaici’ (per legge regionale) ma, "per venire incontro alle esigenze dei cittadini", è ammessa l’installazione dei pannelli in questi casi: ovunque sulle falde di copertura (tranne nel centro storico); nei resede di pertinenza delle abitazioni (escluso centro storico) con alcune limitazioni: massimo 5 kw per unità immobiliare nelle zone di pianura e collina e fino a 20 kw in zona B (non centro storico) e senza limite in zona D; è inoltre ammessa l’installazione a terra per aziende agricole in zona collinare (oltre 5 kw solo per autoconsumo); l’installazione a terra oltre l’autoconsumo per aziende agricole nelle zone di pianura.

“Si tratta - il commento fatto arrivare dal sindaco - di un atto di semplificazione importantissimo che tiene insieme tutela del paesaggio e risparmio energetico". "Uno snodo fondamentale - aggiunge l’assessore all’ambiente Andrea Giorgio -, perché quasi due tersi delle emissioni di CO2 derivano dai nostri edifici, dalla loro illuminazione e dal riscaldamento”.

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