Il violinista Massimo Quarta in concerto con Fossi e giovani musicisti di Suoni Riflessi
Ci sarà anche un brano di Niccolò Paganini, di cui è rinomato e innovativo interprete, nel concerto del violinista Massimo Quarta al festival fiorentino “Suoni riflessi”, in cui dialogherà musicalmente con il pianista Matteo Fossi e tre giovani archi dell’ensemble Nuovo Contrappunto: Emanuele Brilli al violino, Lorenzo Cosi al violoncello e Mattia Riva al contrabbasso.
L’appuntamento con Quarta, che salì alla ribalta nel 1991 grazie alla vittoria, 33 anni dopo Accardo, del Premio Paganini, il più importante concorso violinistico del mondo, è domenica 4 novembre alle 11 di mattina in Sala Vanni (piazza del Carmine al n. 19) e il programma prevede musiche di Rossini, Paganini e Beethoven. «Tre opere nate in un periodo di 15 anni – come spiega il direttore del festival Mario Ancillotti - ma molto diverse»: la Sonata a Quattro n. 3 in do maggiore per due violini, violoncello e contrabbasso di Gioachino Rossini, «fresca e spontanea, scritta quando era dodicenne per una famiglia di musicisti che lo ospitarono in vacanza»; l’Introduzione e variazioni su “Di tanti palpiti” dal Tancredi di Rossini che Niccolò Paganini scrisse intrecciando «una serie di variazioni nelle quali l’atmosfera tipicamente salottiera, richiesta dal genere, si colora di venature sulfuree nei passi dal virtuosismo più mirabolante»; e, infine, la celeberrima Sonata per violino e pianoforte in la maggiore n. 9 op. 47 di Ludwig van Beethoven, «dedicata al musicista violinista Rodolphe Kreutzer, che non la eseguì mai, considerandola “scandalosamente incomprensibile” […] Ma per fortuna ora non è più così».
I biglietti saranno in vendita circa un’ora prima dell’inizio degli spettacoli al botteghino di Sala Vanni. Per prenotare: 055-699223. Biglietto intero 12 euro, ridotto 8 euro (chi ha la card di Rete Toscana Classica ha diritto alla riduzione).
Sabato 3 novembre alle 18, sempre in Sala Vanni, Massimo Quarta interverrà insieme a Matteo Fossi, vice direttore di “Suoni riflessi”, al secondo incontro (a ingresso libero) «a tu per tu coi protagonisti» dei concerti del giorno dopo del ciclo “Svelare la musica”: sezione del festival dall’alto valore divulgativo in cui, come dice Ancillotti, viene affermato «quanto sia importante per il pubblico conoscere i segreti del pensiero creativo, della composizione e della interpretazione» alla vigilia della fruizione vera e propria.