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L'associazione Amici degli Uffizi celebra vent'anni di attività

Per celebrare l'evento, l'artista di fama internazionale Giulio Paolini dona una sua opera all'associazione, il trittico Fuoriquadro (Autoritratto)

1993-2013: ventanni di attività per l'associazione fiorentina Amici degli Uffizi. Per celebrare l'evento, l'artista poliedrico Giulio Paolini, ha donato una sua opera all'associazione, il trittico Fuoriquadro (Autoritratto), divenuta subito patrimonio del celebre museo.

L'associazione onlus nasce l'8 luglio 1993, dalla volontà e dalla solidarietà di un gruppo di privati cittadini che, mossi da un moto d'orgoglio verso la propria città, si sono attivati per sostentare la rinascita della Galleria degli Uffizi. Quest'ultima era infatti stata distrutta durante l'attentato del 27 maggio 1993, in via dei Georgofili, nel quale persero la vita cinque persone innocenti.

“L’associazione Amici degli Uffizi - commenta Maria Vittoria Rimbotti, presidente della onlus - è cresciuta grazie ai continui scambi di opportunità e affetti con i responsabili del museo, formando un’unica famiglia tra associati e storici dell’arte”. Fin dal principio l'obiettivo dell'associazione è stato quello di raccogliere fondi per tutelare e accrescere il patrimonio della Galleria, attraverso il contributo dei propri sostenitori e dei cittadini, delle istituzioni, degli enti, delle associazioni e delle imprese sia italiane che internazionali.

Un riconoscimento particolare all'associazione parte da Cristina Acidini, soprintendente per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il polo museale di Firenze: “E' un segnale positivo poter commemorare il ventennale dalla fondazione dell’Associazione degli Amici degli Uffizi, rinnovando la più profonda gratitudine alla presidente Maria Vittoria Rimbotti, al consiglio, a tutti i soci”. opera Paolini3-2

Anche il direttore degli Uffizi, Antonio Natali, esprime parole di gratitudine verso l'associazione: “La nascita dell’associazione Amici degli Uffizi a stretto ridosso dell’attentato fu la risposta più ferma che si potesse dare alla criminalità mafiosa. Nessuna ritorsione, nessuna vendetta avrebbe sortito gli stessi esiti, giacché una replica violenta avrebbe equiparato i giusti agli assassini. Una società che si dica civile risponde alla brutalità con la mente lucida e la generosità del cuore”.

Un traguardo importante raggiunto dalla onlus, “Impensabile all'inizio” spiega la Rimbotti; l'associazione oggi, infatti, contando circa 8 mila associati, cresciuti anno dopo anno, può vantare il titolo di più importante associazione italiana, tra le analoghe, per il maggior numero di soci iscritti.  In questi vent'anni di attività, gli Amici degli Uffizi, hanno portato avanti una mole di progetti non indifferente; all'attivo di fatti si ricordano 112 interventi: 30 dipinti, tra cui 7 capolavori di Filippo Lippi, l’Adorazione dei pastori di Gherardo delle Notti, la Madonna della gatta di Francesco Barocci, il Polittico di Ognissanti di Giovanni da Milano, 80 marmi antichi, e due arazzi.

Il futuro vedrà impegnata l’Associazione nell’instaurare relazioni con analoghe associazioni straniere e, soprattutto per stimolare programmi e iniziative appositamente studiate per i bambini, che rappresentano il futuro dell'arte.

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