"Una storia di tempo reale", presentazione del libro sulla storia della musica elettronica fiorentina
“Questo volume è dedicato a chi abita oggi Tempo Reale e a chi lo ha abitato in passato: in altre parole, a tutti gli interlocutori e le interlocutrici di questa ricerca, che negli anni mi hanno accolto nelle loro memorie, e che ringrazio con emozione. Ricevere la loro fiducia è stato un vero privilegio” così Giulia Sarno dedica il suo libro alle persone che si sono dedicate alla ricerca musicale in questi ultimi 35 anni, una storia che nel corso della presentazione avrà la voce di studiosi, critici, musicisti e operatori culturali, che hanno gravitato intorno al Centro.
Fondato nel 1987 da Luciano Berio, Tempo Reale rappresenta un importante polo per la ricerca, la produzione, la didattica e la promozione nell’ambito della musica elettronica. Impostato sulle possibilità offerte dalle nuove tecnologie digitali, il Centro, negli anni, ha seguito numerosi compositori, da Berio a Battistelli e Sciarrino, da Stroppa a Guarnieri, nella creazione di opere contrassegnate dall’uso dell’elettronica, e ha fatto da incubatore per numerosi altri progetti legati alle tecnologie applicate al suono, favorendo l’affermazione di molti giovani musicisti.
Attraverso una sistematica ricognizione sui documenti d’archivio e attingendo alla viva voce di testimoni e protagonisti, il volume ripercorre la storia di questi trentacinque anni nei quali Tempo Reale ha conquistato una posizione di riguardo nel contesto internazionale della musica elettronica, esaminando anche gli scenari politici e culturali su cui si è sviluppata questa singolare esperienza fiorentina di ricerca musicale.
Giulia Sarno ci tiene a sottolineare che “questo libro non è una storia di Berio e delle sue opere”. Anche se – come sottolinea nella Prefazione del volume Maurizio Agamennone, etnomusicologo dell’Università di Firenze – “la narrazione proposta e i documenti valutati ci consegnano un profilo del grande compositore italiano come un organizzatore creativo, intraprendente e lungimirante, come un paziente tessitore di reti relazionali, anche con personalità apparentemente irraggiungibili, capace di suscitare interesse e attenzione sui propri progetti con una tenace determinazione a “lavorare ai fianchi” i suoi interlocutori, o a scartare disinvoltamente verso altri partner possibili, oltre che come un compositore prolifico e assai originale, costantemente alla ricerca dei modi migliori e più efficaci per animare – e trasformare - la propria scrittura musicale”.
Centrale è la “fiorentinità”, o “toscanità”, di TR. Continua Agamennone: “È vero, i fondatori e i criteri di ideazione originari erano orientati verso l’assimilazione – dimostratasi impossibile, nel tempo – ad altre prestigiosissime esperienze europee, ma il coinvolgimento e l’impegno delle istituzioni fiorentine e toscane nel processo costitutivo di TR, con la partecipazione di personalità rilevanti nella vita culturale cittadina e regionale, risultano sicuramente singolari, ed è questa supremazia e “vocazione” cittadina e regionale che ha probabilmente favorito il consolidamento e l’affermazione delle attività di TR”. Negli anni, queste attività si sono sempre più ampliate, valorizzando, oltre alla ricerca nella musica elettronica ed elettroacustica, anche temi attuali come la sound art e il paesaggio sonoro.
Giulia Sarno Etnomusicologa e storica dello spettacolo, si occupa di pratiche contemporanee, dalla musica elettronica ai cori da stadio, nonché di archivi musicali, paesaggio sonoro e patrimoni locali. Insegna Forme e pratiche della popular music all’Università di Firenze e Storia della musica elettroacustica alla Scuola di musica di Fiesole e da diversi anni collabora con Tempo Reale.