Per la prima volta all'Opera di Firenze un'opera cinese del compositore Guo Wenjing
Per la prima volta, domenica 4 e lunedì 5 ottobre, all'Opera di Firenze "Il ragazzo del risciò" del compositore Guo Wenjing e tratta dall’omonimo romanzo di Lao She.
In una Pechino cupa e spietata, Xiang Zi - il ragazzo del risciò - intraprende un doloroso viaggio verso la libertà. Sogna un risciò tutto per sé per potersi affrancare dal padrone Liu Sye e spera in un futuro accanto alla tenera Xiao Fuzi. Ma per Il ragazzo del risciò il destino ha in serbo ben altri piani.
Egli vive in un'epoca della storia cinese fatta di drammatici cambiamenti. Arriva in città dalla campagna pieno di speranze sulla vita. Crede nell'insegnamento degli antenati, ossia che il duro lavoro arricchisce. Persiste nelle sue norme di vita e nei suoi principi, basati sul duro lavoro e sulla parsimonia, e compra un nuovo invidiabile risciò. Tuttavia, nell'attesa di una vita migliore, subentra la sfortuna. Guardando in faccia la dura realtà, perde fiducia in se stesso e diventa un rimbambito che circonda i morti e osserva come vengono uccisi. Da questo punto di vista, i personaggi di Lu Xun, come Ah Q e Xiang Linsao mescolati, danno il personaggio di Xiangzi, una figura tipica nella società dell'antica Cina.
Per maggiori informazioni potete visitare il sito dell'Opera.
È prevista la presenza del console generale e della direttrice dell'Istituto Confucio presso l'Università di Firenze.