Sono passati due anni da quando Gianluca Casseri si accanì, armato di una 357 Magnum, contro Modou Samb e Mor Diop. I due senegalesi rimasero sull’asfalto tra le bancarelle del mercato di piazza Dalmazia. Nel pomeriggio di quel 13 dicembre 2011 fu allarme generale in città. Poco dopo la stessa mano colpì Cheikh Mbengue, Mor Sougou e Moustapha Dieng al mercato di San Lorenzo. Casseri poi si suicidò.

Fu un attacco a sfondo razziale. Lo choc tramortì la città. Che si rianimò, e reagì alla strage e al lutto. La politica nei palazzi istituzionali, i commercianti serrando le saracinesche dei banchi e la gente con una manifestazione che attraversò la città. Un corteo partito da piazza Dalmazia arrivò in piazza Santa Maria Novella. Erano oltre ventimila a camminare. A marciare contro una delle sconfitte più laceranti per l’identità di Firenze, quello di essere riuscita a far integrare i popoli.

E così domani di svolgerà  la commemorazione di Modou e Mor e gli altri italiani rimasti feriti. Di cui uno è rimasto paralizzato. Domattina alla dieci in piazza Dalmazia, davanti alla targa che ricorda le vittime, i consiglieri di Palazzo Vecchio e i rappresentanti della comunità senegalese saranno in strada a mantener fresca la memoria.

LA STRAGE DEL 2011
 

“La scelta di questo orario è stata compiuta per non sovrapporci con le altre manifestazioni che si svolgeranno nel secondo anniversario della strage – ha dichiarato il presidente del Consiglio comunale Eugenio Giani –. Per consentire la massima partecipazione da parte di tutti i consiglieri, tra le 10 e le 11 è stata disposta l’interruzione di tutte le riunioni da parte delle commissioni consiliari.
La scomparsa di Modou Samb e Mor Diop rappresentò un momento drammatico in cui la città di Firenze si svegliò con il fantasma che si materializzava della violenza razzista e della follia ideologica. Come talvolta accade, dai momenti drammatici si crea una nuova coscienza. Le reazioni della città manifestarono il volto della Firenze solidale e aperta all’integrazione. Il ricordo, oggi, di quel giorno, vuole significare il segno della solidarietà di una Firenze che non dimentica il sacrificio dei due uomini senegalesi”.
 
MINISTRO - Nel pomeriggio si svolgerà a Palazzo Sacrati Strozzi, dalle ore 15.00 alle ore 19.00, il convegno “13 dicembre 2011-13 dicembre 2013. A due anni dalla strage di Firenze torniamo a parlarne in un’altra dimensione”. Al convegno parteciperanno Cecile Kyenge, Ministro per l’Integrazione, Mankeur Ndiaye, Ministro degli Affari Esteri e dei Senegalesi all’Estero, Ndioro Ndiaye, ex Direttrice Generale aggiunta dell’OIM, ex-Ministro dello Sviluppo Sociale della donna, l’infanzia e la famiglia della Repubblica del Senegal, Presidente di AMLD, nonché rappresentanti delle istituzioni locali della Regione Toscana, Seynabou Badiane, Ambasciatrice della Repubblica del Senegal in Italia, esponenti delle istituzioni politiche della Toscana.

Il convegno si pone all’interno di una serie di iniziative organizzate dall’Associazione dei Senegalesi di Firenze e Circondario, con il patrocinio delle istituzioni della Toscana (Regione, Comune e Provincia) e in collaborazione con le realtà associative (Cospe, Arci, CGIL, Unicoop, Instituto Francese, Casto), che si svolgeranno dal 12 al 15 dicembre 2013 a Firenze. Tra gli appuntamenti in programma la mostra (Palagio di parte Guelfa dall’11 al 14 dicembre) di due artisti noti e affermati del Senegal, Moussa Traorè e Boubacar Camara, e la proiezione del film “La Pirogue” del regista MoussaTourè, vincitore del premio “Un certain regard” a Cannes. 

CHE ERA CASSERI
Sempre domani partirà un corteo da piazza San Lorenzo organizzato da “Firenze Antifascista”. Mentre sabato pomeriggio sarà Pistoia, città nativa di Casseri, a scendere in strada contro il razzismo.