C'era una volta un manicomio, lo spettacolo-provocazione a San Salvi
A mezzanotte e quindici del 15 giugno i Chille De La Baldanza torneranno in scena a Sal Salvi per la riapertura dei teatri. Lo faranno con uno spettacolo storico e provocatorio "C’era una volta…il manicomio?", giunto alla replica numero 609 di e con Claudio Ascoli, nel "segno del 15": 15 giugno, 15 spettatori, 1,5 il costo simbolico del biglietto. Tra le altre cose il 15 è il numero che nella smorfia napoletana - cui non può non riferirsi un napoletano doc come Ascoli – sta ad indicare “‘o guaglione: il ragazzo che abbia eletto per proprio regno la strada, dove sa muoversi con maestria, si diverte, gioca e magari presta la sua piccola opera servizievole nell’intento di procurarsi…un piccolo guadagno”.
Quest’edizione speciale, nel cui titolo è aggiunto a quello originale un "?", durerà solo 40 minuti e sarà priva del momento itinerante, nel rispetto delle normative vigenti.
Ma l’attore-regista partenopeo non si è arreso, anzi – così almeno assicura – il momento Covid-19 ha aperto nuovi orizzonti, stimolato singolari, amaramente divertenti momenti di confronto tra la realtà manicomiale di un tempo e l’oggi. Sopravvivere e Vivere allora come adesso spesso erano alternativi tra loro. Tanti i possibili punti in comune che prenderanno vita nel nuovo racconto di Ascoli: l’assenza della Persona, il dominio del numero, la morte nascosta, il potere assoluto dei “tecnici”. Di forte attualità la favola del Serpente che entra in corpo e domina l’uomo che lo ospita sino ad impedirne l’azione anche una volta uscito, favola che Ascoli riprende da “L’Istituzione negata” di Franco Basaglia con l’invito a ritrovare il senso della Vita una volta restituiti a una qualche forma di libertà.
Lo spettacolo “C’era una volta…il manicomio”
“C’era una volta…il manicomio”, nata nel lontano 1999, ogni sera diversa dalle precedenti, ha superato i 60.000 spettatori. Vanta il riconoscimento di Unesco e Consiglio d’Europa come Passeggiata patrimoniale, proprio grazie alla parte in cui Ascoli accompagna i suoi passeggiatori lungo i viali di San Salvi, come in un viaggio nella memoria che si confronta l’oggi. Negli ultimi anni l‘evento ha girato in lungo e largo tra gli ex-manicomi italiani - tra cui, oltre Firenze, Trieste, Gorizia, Udine, Volterra, L’Aquila, Aversa, Napoli, Reggio Emilia, Quarto-Genova, Fermo e Palermo - in edizioni riferite alle singole realtà e situazioni.