Salomé - spettacolo teatrale
Ispirata dal dramma di Oscar Wilde produzione Underwear Theatre idea e regia Filippo Frittelli Scenografia Ludovica Rio con Ludovica Rio Filippo Frittelli Daniela Tamborino Federico Tassini Giorgia Stornanti Danza orientale Lara Yalil E' una prerogativa dei grandi testi della letteratura universale con il loro magistrale selciato drammaturgico lasciare accesso a interpretazioni anche molto diverse, essere amati e goduti in modo perfino contradditorio. Ed anche nella Salomè, stante la perfetta descrizione del potere della passione, del cinismo della seduzione e della immutabilità della morale, tutte le volte che la rileggiamo, vi scorgiamo aspetti nuovi, sfumature inaspettate, visioni inedite come un rammarico di un'estasi incompiuta e sfuggevole che ci riempie e ci lascia assetati. La maestria di Wilde è quella di far coesistere i personaggi con l'assenza del loro amore, Erode per Salomé, Salomé per Giovanni, Giovanni per Colui che Verrà, in una sorta di gioco di specchi dentro ad un'attesa messianica ma funesta, un'attesa che svuota la storia della sua stessa necessità, ed i personaggi della loro stessa memoria. Essi ci appaiono quasi senza epifania, dirottati soltanto dalla forza dei loro desideri. E qui il racconto nella nostra interpretazione si fa intimo, o quantomeno più interiore. E' il personaggio stesso a rivolgersi allo spettatore in cerca, forse di un conforto, nell'intento di voler giustificare il suo destino, attraverso il racconto segreto della sua vicenda personale. La storia invece di essere narrata, appare confessata dai protagonisti, in una memoria del sé che crea un piano parallelo fra tempo del ricordo e tempo della narrazione, creando le premesse per estendere il perimetro interpretativo ed aprire spiragli in cui cucire elementi di contemporaneità, addivenendo ad una vicenda teatrale in cui il sapore mitologico viene rivissuto nell'oggi, con curiosità e stupore. Sinossi Al di là della vicenda biblica e del suo significato religioso, Oscar Wilde prende spunto dal racconto della Salomè per dipingere in maniera magistrale il dramma umano dell'amore, l'amore nella sua impossibilità dell'essere che non può essere altro che vissuto nella sua pienezza nell'assenza dell'oggetto amato, preludio della morte. Con questa premessa abbiamo cercato di umanizzare ancor più la splendida prosa dello scrittore inglese dando vita ad una messa in scena festosa ardita e contraddittoria per un lungo canto alle passioni umane e alle conseguenze delle proprie azioni. Filippo Frittelli è un regista ed attore fiorentino, indipendente, non finanziato, da oltre 15 anni insiste nel teatro contemporaneo. Basa la sua ricerca sul corpo come intelletto primario, sulla potenzialità del gesto e sul lavoro di composizione del gruppo come un richiamo ad istinti e rituali perduti. I suoi lavori sono stati rappresentati in rassegne e festival nazionali ed internazionali. Underwear Theatre, è un teatro senza orpelli, non povero, ma essenziale, forse un teatro estinto. Gli spettacoli divengono il frutto di un lavoro collettivo, laboratoriale, dove sono individuate le diverse competenze dei partecipanti e le possibili intersezioni dei linguaggi. Tutto avviene, prende forma si confeziona e poi muore, e tutto rimane, in movimento, in costante esplorazione e mutazione. INGRESSO LIBERO