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Partita del Cuore: lanci di Antognoni, reti di Bati, rigore di Baggio e parate di Toldo

Tutto come una volta, o quasi. Stadio gremito e tifo amarcord per la serata dedicata ad Emergency di Gino Strada

In campo anche il patron dell'Organizzazione umanitaria, la sfida tra cantanti, artisti e calciatori è stata accolta dal pubblico delle grandi occasioni e delle grandi classiche.

L'ingresso più bello: quello delle glorie gigliate. Luca Toni, Gabriel Batistuta, Francesco Toldo, Roberto Baggio, e poi Vincenzo Montella, Borja Valero, Manuel Pasqual e Giancarlo Antognoni che ha ricevuto l'applauso più grande anche da parte del pubblico femminile contraddistintosi per l'urlo alla proclamazione di Raoul Bova. Ad anticipare il match la performance musicale di Gonzalo Rodriguez entrato in campo suonando la chitarra, unico ed irripetibile.

La rete di Gabriel Omar Batistuta ad inizio partita non lascia spazio a dubbi, un vero fuoriclasse. Stefano Carobbi, ex gigliato su Facebook posta "Controllo di palla impeccabile e tiro micidiale, ecco cos'era il calcio di un tempo" la sfera si infila nell'angolo alto e Firenze sogna.

In campo anche Marco Masini, Paolo Vallesi, Pupo. Al microfono Carlo Conti ringrazia il Cuore di Firenze e passa la parola a Bruno Pizzul. Cristiano Militello segue tutto da bordo campo.
 Il Re Leone si ripeterà con una rete da posizione improbabile, a terra si gira e supera il portiere per la doppietta. "Si gira e vede la porta" sembra fantascienza, ma si può fare.

Nel mezzo una punizione magistrale di Manuel Pasqual arruolato tra i cantanti, che dal vertice destro dell'area mette la palla nell'angolino come ad incastonarla: perfetto al millimetro. Qualcuno borbotta, altri si mangiano le mani: "Allora lo sa fare!". Magie di quasi estate.

Partita del Cuore 2014

Su tutti svetta a centrocampo, ancora una volta, Giancarlo Antognoni che si propone riceve e smista incantando il pubblico: aperture, assist, pallonetti, una visione di gioco che te la puoi solo immaginare.

L'ingresso in campo di Vincenzo Montella è accolto con grande ironia, il mister che si mette in gioco. Da incorniciare la scena in cui il tecnico viola viene agganciato sul limite dell'area difesa da Toldo, cade in area e chiede il rigore mentre Borja Valero mima all'arbitro Rocchi "Si è tuffato".
E' una sfida nella sfida quella tra Montella e Toldo. L'ex centravanti le prova tutte, da tutte le posizioni mentre l'ex stella della nazionale italiana si distende e neutralizza di tutto con estrema classe.
Anche il rigore non sorride a Montella: il mister lo ottiene, lo calcia, malissimo, e Toldo che si tuffa appena, blocca e se la ride di gusto.
Luca Toni e Totò Di Natale si tengono sempre un passo indietro e preferiscono servire palla agli altri.
Idolo della serata, soprattutto per il pubblico femminile del Franchi che la elegge madrina della manifestazione è Cristiana Capotondi, l'attrice di "Notte prima degli Esami" supera l'esame in campo per coraggio e determinazione, ma risulta rivedibile in senso della posizione (molto spesso in fuorigioco) e controllo palla. Fatta eccezione per l'impatto con la sfera che la coglie di sorpresa davanti alla porta, il colpo al volto è così forte che interviene lo staff sanitario, ma lei resiste.

La gara è sul 4 a 3 per i cantanti dopo le reti di Pasotti per Emergency, Barbarossa, Bova e Maggio per i cantanti. A tempo scaduto il rigore per Emergency. Sul dischetto viene trascinato Roberto Baggio, prelevato dalla panchina si ritrova sotto la Curva Ferrovia. Rincorsa minima e rete. Pareggio 4 a 4.

Lo Stadio sorride, applaude e le famiglie riempiono gli spazi "come dovrebbe essere tutte le domeniche" esclama qualcuno, più di uno. Davanti al giro di campo delle due squadre con due coppe qualcuno si commuove pensando al calcio com'era.. quello di Antognoni, Baggio, Batistuta e forse non è vero che "si stava meglio prima" ed è sempre così perché è pèiù facile vivere nel ricordo. C'era passione in ogni cosa c'era l'emozione di un dribbling, C'era la fantasia. "Ci hanno tolto la fantasia" dice un padre ad un bambino che tutte quelle cose non le ha viste e così risponde semplicemente "Perché?".

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