Olafur Eliasson in mostra a Palazzo Strozzi
Dal 22 settembre 2022 la Fondazione Palazzo Strozzi presenta una mostra personale dedicata al celebre artista internazionale Olafur Eliasson. Curata da Arturo Galansino, l’esposizione sarà la più ampia mai realizzata in Italia dall’artista e permetterà di immergersi nel mondo artistico di Olafur Eliasson attraverso un’ampia panoramica di opere della sua trentennale attività, ma anche tramite nuove opere pensate appositamente per Palazzo Strozzi.
Utilizzando spesso materiali elementari come luce, acqua e nebbia, Olafur Eliasson è celebre per un’arte che riflette sull’idea di percezione e in cui lo spettatore è al centro dell’esperienza come protagonista attivo. Attraverso scultura, installazione, pittura, fotografia, architettura, design, Olafur Eliasson esplora il ruolo dell’arte nel mondo contemporaneo come campo interdisciplinare che mette insieme ricerca scientifica, politica e tutela dell’ambiente.
La mostra è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi in collaborazione con lo Studio Olafur Eliasson. Sostenitori Fondazione Palazzo Strozzi: Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Fondazione CR Firenze, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi, Intesa Sanpaolo.
Chi è Olafur Eliasson
L’artista islandese-danese Olafur Eliasson (1967) lavora con la scultura, la pittura, la fotografia, i video, le installazioni e i media digitali. La sua arte è guidata dal suo interesse per la percezione, il movimento, l’esperienza vissuta, i propri sentimenti e quelli della comunità. La sua pratica non si limita ai confini dei musei e delle gallerie e coinvolge il pubblico attraverso progetti architettonici, interventi negli spazi pubblici, azioni di educazione artistica, sociale e ambientale.
Dal 1997 le sue mostre personali di ampio respiro sono state ospitate nei principali musei di tutto il mondo. Ha rappresentato la Danimarca alla 50ª Biennale di Venezia nel 2003; nello stesso anno ha presentato The weather project, installazione site specific per la Turbine Hall della Tate Modern di Londra, visitata da più di due milioni di persone. Nel 2014 la mostra Contact ha inaugurato la Fondation Louis Vuitton a Parigi. La mostra del 2015 Verklighetsmaskiner (Reality machines) è divenuta l’esposizione di un artista vivente più visitata di sempre del Moderna Museet di Stoccolma. Nel 2016 Olafur Eliasson ha realizzato una serie di interventi per la reggia e i giardini di Versailles e ha allestito due grandi mostre al Long Museum di Shanghai e al Leeum, Samsung Museum of Art di Seul. Reality projector, installazione site-specific per la Marciano Foundation di Los Angeles, è stata inaugurata nel marzo 2018, lo stesso mese di The unspeakable openness of things, mostra personale al Red Brick Art Museum di Pechino. Nel 2019 si è tenuta presso la Tate Modern In ??real life, ampia retrospettiva sulla pratica artistica di Eliasson negli ultimi venticinque anni, che nel 2020 ha viaggiato al Guggenheim di Bilbao. Nel 2020 si sono tenute Olafur Eliasson: Symbiotic Seeing al Kunsthaus Zürich e Sometimes the river is the bridge al Museo di Arte Contemporanea di Tokyo. Per la mostra Life del 2021, Olafur Eliasson ha rimosso la facciata in vetro della Fondation Beyeler a Basilea e ha creato un’installazione dove l’acqua verde brillante di uno stagno è stata deviata all’interno delle gallerie del museo, insieme a una miriade di piante, anatre e ragni.
Situato a Berlino, lo Studio Olafur Eliasson riunisce un ampio gruppo di artigiani, architetti, archivisti, ricercatori, amministratori, cuochi, storici dell’arte e tecnici specializzati.
In copertina: Olafur Eliasson, Dimmable Firefly Double Polyhedron Sphere Experiment, 2020. Photo: Jens Ziehe. Courtesy of of the artist; neugerriemschneider, Berlin; Tanya Bonakdar Gallery, New York. © 2020 Olafur Eliasson