Visite guidate gratuite al Museo di San Marco
Durante la visita verranno ripercorsi tutti i luoghi di questo suggestivo Museo che, nonostante i cambiamenti e le stratificazioni del tempo, ha conservato intatta la sua atmosfera di tranquillità contemplativa. Ancora oggi, l’armonia e la chiarezza spaziale che si percepiscono appena varcato l’ingresso del Museo danno l'impressione di trovarsi in un luogo di pace, anche se incastonato nel rumoroso centro cittadino.
Il percorso inizia dal chiostro di Sant'Antonino attorno al quale ruotano tutti gli ambienti: l'ospizio, dove si conserva la collezione più importante e ricca al mondo dei dipinti su tavola dell'Angelico, le sale del Lavabo e del Refettorio grande dove sono esposte le opere di fra Bartolomeo e della cosiddetta Scuola di San Marco ed infine la sala del Capitolo decorata dal maestoso affresco della "Crocifissione" dell'Angelico.
Subito in cima alle scale per andare al primo piano c'è, ad accogliervi con effetto quasi scenografico, il famosissimo affresco dell'Annunciazione, simbolo della fede dei domenicani e l’opera più nota dell’Angelico ed è senz’altro l’immagine-simbolo del Museo di San Marco. Si prosegue poi con la visita del dormitorio e delle celle affrescate dall'Angelico per i suoi confratelli.
San Marco è un caso unico nel mondo perché è l'unico monastero con celle affrescate. Vedrete anche le celle di Sant'Antonino, priore del convento, di Cosimo il Vecchio e di Savonarola ed infine la monumentale biblioteca di Michelozzo. Il percorso si conclude col Refettorio piccolo, affrescato dal Ghirlandaio con l'Ultima cena, e la Foresteria, dove sono conservati i reperti provenienti dal medievale centro storico, rimodernato nella seconda metà del XIX secolo.
Durante le visite guidate si potranno ammirare il "Giudizio finale" e la "Pala di San Marco" dell'Angelico dopo il restauro.
Informazioni utili
Il numero massimo dei partecipanti è di 25 per visita
La prenotazione è obbligatoria al numero
055 2388608 – 055 0882000 (dalle 14:00 alle 18:00)
Punto di ritrovo nel chiostro, dopo la biglietteria, all'interno del Museo