Ecco il nuovo Museo degli Innocenti: esposti i Putti della Robbia | FOTO
Tre percorsi museali, una terrazza panoramica con caffetteria e 80 opere esposte, alcune per la prima volta. Ecco il nuovo museo dell'Istituto degli Innocenti
Più di 5mila metri quadrati restaurati, un investimento da 12 milioni di euro, 42 mesi di lavoro, 80 opere esposte, alcune delle quali per la prima volta, e 140 "segni di riconoscimento" in mostra per ricordare la storia secolare dell'Istituto degli Innocenti.
Un progetto complesso per il nuovo Museo degli Innocenti: ben tre percorsi museali che dal 24 giugno potranno essere visitabili.
Grande spazio è stato dato al percorso storico, al piano interrato. Una linea temporale che parte dal 1419 ed arriva al 1900 tra statue, ritratti, cimeli ed i "segni di riconoscimento", il vero cuore del museo, ovvero gli oggetti - mezze monete, catenine, biglietti, spille - che i genitori lasciavano addosso ai bambini prima di darli in affidamento all'Istituto degli Innocenti. I 140 segni selezionati sono stati posizionati in teche estraibili ed è la pirma volta che le memorie vengono esposte e presentate al pubblico. Questa eccezionale raccolta oltre ad essere molto emozionante è fondamentale per raccontare la storia dell'Istituto, dei benefattori e di tutti coloro che hanno accudito i bambini.
Percorso architettonico, ovvero il piano terra, comprende tutto il complesso monumentale del Brunelleschi: il Loggiato di facciata, il Cortile degli domini, il Cortile delle donne e il Verone - dopo il restauro del 1960 fu reso inacessibile per colpa della distruzione dello scalo che lo collegava al Salone Brunelleschi - che ha trovato nuova vita con una caffetteria, il Caffè Verone, dalla quale si può godere di un panorama eccezionale su tutta Firenze, dalla Sinagoga al Duomo. Il bar è accessibile anche a chi non vuole seguire il percorso del museo con orario 10:00 19:00.
Percorso arte, terzo piano. Le opere sono esposte sono 80 e sono disposte in ordine cronologico. Tra queste spiccano la Madonna col Bambino e un angelo di Botticelli, la Madonna col bambino di Luca della Robbia, l'Adorazione dei Magi del Ghirlandaio e poi ancora le opere di Bartolomeo di Giovanni, Piero di Cosimi e Neri di Bicci.
Fino a novembre 2016 saranno esposti, nello spazio dell'antico Coretto delle balie, e per la prima volta visibili da vicino i 10 Putti di Andrea della Robbia completamente restaurati dall'Opificio delle Pietre Dure.
Ben 26 le opere restaurate con la collaborazione dei cittadini con il porgetto "Adotta un'opera d'arte" e ben 185mila euro sono stati raccolti.
Il progetto del nuovo museo è stato realizzato dallo studio "Ipostudio Architetti" dopo aver partecipato al concorso internazionale per il restauro del complesso e aver vinto nel 2008.
