Le opere di Chadwick nel Giardino di Boboli e a Villa Bardini
Lynn Chadwick (1914 -2003) è stato uno dei più importanti scultori della sua generazione e uno dei maestri della scultura britannica della metà del secolo scorso. Le sue opere sono parte delle collezioni dei maggiori musei del mondo come MoMA a New York, Tate Gallery di Londra e Centre Georges Pompidou a Parigi. I primi riconoscimenti internazionali arrivarono nel 1952 quando prese parte alla collettiva che presentò al mondo intero la nuova generazione di scultori britannici alla Biennale di Venezia, dove due edizioni dopo, nel 1956, ricevette il premio internazionale per la scultura. Iniziò da quel momento un percorso di grande importanza a livello internazionale che lo vide protagonista alla Biennale di San Paolo e con mostre nelle più importanti istituzioni a New York, Parigi, Bruxelles.
Il progetto pensato per il Museo del Giardino di Boboli e il Giardino Bardini, prevede il posizionamento di 24 sculture che saranno disposte nei due parchi andando a creare un percorso di visita e scoperta, valorizzando le caratteristiche monumentali e scenografiche dei due siti.
La possibilità di esporre le sculture di Lynn Chadwick nei due giardini fiorentini si lega fortemente con l’opera definitiva di costruzione di un parco per le sculture realizzato dall’artista inglese a Lypiatt Park in Inghilterra dove sono conservate la quasi totalità delle opere selezionate per il progetto fiorentino.
Il rapporto tra natura e artificio è alla base della creazione del Giardino di Boboli e la progressiva integrazione tra due istanze come l’architettura di giardini e la scultura hanno trovato nel parco della reggia medicea uno dei massimi compimenti. Tale evidenza si ripresenta nel Giardino Bardini che assume la sua attuale forma all’inizio del XIX secolo, e dove differenti stili e culture di architetture dei giardini, da quello romantico a quello di gusto cinese, convivono in armonia con l’originaria destinazione di giardino a frutteto. L’ibridazione dei soggetti in grado di creare un’idea naturalistica della rappresentazione presente in Chadwick si combina perfettamente con il naturale artificio della presentazione della natura nei due giardini. Elementi di fauna dagli aspetti metamorfici combinati al controllo e selezione della flora ci portano costantemente a un rapporto con un ideale artistico completamente regolato, dove il naturale è domesticato e dominato dall’uomo.
Delle 24 sculture, 14 saranno esposte nel Museo del Giardino di Boboli dal 9 maggio al 9 giugno. Successivamente, per ragioni tecniche e organizzative, queste verranno ridotte di numero salvaguardando tuttavia la rappresentatività della selezione proposta.