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Le mostre da vedere a Firenze tra fotografia e arte contemporanea

Le esposizioni da non lasciarsi sfuggire in città

Sei mostre da non perdere in città tra scatti fotografici e sculture. Tre delle esposizioni sono visitabili già dalla fine di settembre, sono state inaugurate durante la prima edizione della Florence Art Week, le altre due apriranno al pubblico alla fine del mese di ottobre.

Tutte e sei offrono la possibilità di scoprire l'arte di grandi artisti: cinque sono monografiche, la mostra ospitata a Palazzo Medici Riccardi invece è un viaggio nell’arte del Novecento costruito sulla base di un amore per le opere moderne e contemporanee che nasce per la volontà di collegare la grande tradizione rinascimentale del collezionismo e mecenatismo alla passione per l’arte del Novecento sottolineando come le vicende artistiche e quelle del collezionismo privato si sono intrecciate nei secoli a Firenze.

Elliott Erwitt

Villa Bardini torna ad ospitare le grandi mostre fotografiche. Dal 20 ottobre 2022 al 22 gennaio 2023 la Fondazione CR Firenze e Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron rende omaggio al grande fotografo Elliott Erwitt che quest’anno compie 94 anni. La mostra è curata da Biba Giacchetti, in collaborazione con Sudest57.

Le fotografie esposte offrono uno spaccato della storia e del costume del Novecento attraverso ritratti a grandi star del cinema, potenti del mondo, che vanno oltre i personaggi mostrando la loro intimità e umanità. Oltre 70 scatti scelti dalla curatrice e dallo stesso Erwitt per raccontare con la sua ironia uno spaccato della storia e del costume del Novecento. In mostra si incontrano i famosi ritratti di Che Guevara che sorride, di Kerouac, di Marlene Dietrich, e ancora fotografie che hanno fatto la storia come quella di Jackie Kennedy al funerale del marito assassinato, o il diverbio tra i due leader Nixon e Krusciev, in cui il dito puntato di Nixon lo fa apparire quasi minaccioso, alterando la percezione di chi lo osserva.

Biglietti e orari

Escher

Oltre 200 opere di Escher saranno in mostra a Firenze, al museo degli Innocenti. Una mostra record di incassi che arriverà nel capoluogo fiorentino il 20 ottobre e rimarrà visitabile fino al 26 marzo 2023. Il museo in piazza della Santissima Annunziata negli ultimi anni si è trasformato in un luogo di riferimento per l'arte, oltre che per le magnifiche opere in mostra permanente anche per il lavoro svolto in collaborazione di Arthemisia, anzienda tra le più importanti per l'organizzazione e l'allestimento di mostre. 

Escher, scoperto dal grande pubblico negli ultimi anni, è diventato uno degli artisti più amati in tutto il mondo. La mostra ospiterà circa 200 opere e i lavori più rappresentativi che lo hanno reso celebre in tutto il mondo – che racconta il genio dell’artista olandese con le opere più iconiche della sua produzione quali Mano con sfera riflettente (1935), Vincolo d’unione (1956), Metamorfosi II (1939), Giorno e notte (1938) e la serie degli Emblemata , che appartengono all’immaginario comune riferibile al grande artista. 

Biglietti e informazioni

01_Mano con sfera riflettente-2

Olafur Eliasson

Palazzo Strozzi offre una mostra del celebre artista internazionale Olafur Eliasson. Curata da Arturo Galansino, l’esposizione è la più ampia mai realizzata in Italia dall’artista e permetterà di immergersi nel mondo artistico di Eliasson attraverso un’ampia panoramica di opere della sua trentennale attività, ma anche tramite nuove opere pensate appositamente per Palazzo Strozzi. Utilizzando spesso materiali elementari come luce, acqua e nebbia, Olafur Eliasson è celebre per un’arte che riflette sull’idea di percezione e in cui lo spettatore è al centro dell’esperienza come protagonista attivo. Attraverso scultura, installazione, pittura, fotografia, architettura, design, Olafur Eliasson esplora il ruolo dell’arte nel mondo contemporaneo come campo interdisciplinare che mette insieme ricerca scientifica, politica e tutela dell’ambiente.

Biglietti e informazioni

Il video e le foto della mostra

"Passione Novecento da Paul Klee a Damien Hirst"

Palazzo Medici Riccardi dal 24 settembre 2022 all'8 gennaio 2023 ospiterà la mostra "Passione Novecento da Paul Klee a Damien Hirst. Opere da collezioni private". Nell'esposizione saranno presenti lavori di Giorgio de Chirico, Giorgio Morandi, Alberto Savinio, Arturo Martini, Fausto Melotti, Lucio Fontana, Alberto Burri, Paul Klee, Andy Warhol, Roy Lichtenstein, Louise Burgeois, Alighiero Boetti, Daniel Buren, Damien Hirst, Cecily Brown, Ai Weiwei, Tracey Emin e altri. Si tratta di un viaggio nell’arte del Novecento costruito sulla base di un amore per le opere moderne e contemporanea che non deve sorprendere in una città come Firenze, culla del Rinascimento. Si farebbe torto infatti alla storia della città in cui le vicende artistiche e quelle del collezionismo privato si sono intrecciate nei secoli, seminando nel territorio una predisposizione sensibile alle avanguardie e alle sue più avanzate sperimentazioni. Un fil rouge lega le antiche famiglie dei Sassetti e dei Tornabuoni, dei Medici e dei Doni, dei Gondi e dei Rucellai ai collezionisti privati di oggi.

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Tony Cragg

Uno dei massimi esponenti dell'arte scultorea contemporanea, Tony Cragg, è il protagonista di una interessante mostra ospitata nel Museo Novecento e all'Istituto degli Innocenti. L'esposizione, dal nome Transfer, è un omaggio alla scultura, quella magnifica ossessione che accompagna Cragg fin dagli esordi. Le sale espositive ospitano infatti una selezione di opere di piccole e medie dimensioni insieme a disegni e acquerelli che vogliono restituire un’idea della sua prolifica e poliedrica attività. Arrangiate secondo criteri stilistici e formali, gli oltre cento lavori rivelano una coerenza e un’organicità intrinseca a tutta l’opera dell'artista di Liverpool, mostrando un linguaggio espressivo costruito meticolosamente negli anni basato sull’idea che il processo creativo sia anche un percorso di scoperta. L’artista procede sempre nello stesso modo – dal disegno alla scelta dei materiali, alla sperimentazione della tecnica, alla selezione del colore – lavorando la materia e imparando da essa e dalle sue reazioni. In questo modo l’opera si dispiega solo passo dopo passo nel suo farsi, rivelando le infinite possibilità della forma. 

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Erwin Wurm

Con la sua arte ha sfamato fiorentini e turisti per qualche giorni in piazza Santa Maria Novella con il suo Salsiccia - Fat Bus (che distribuiva hot-dog), ma le opere di Erwin Wurm fino al 23 marzo 2023 saranno esposte negli spazi della Galleria Poggiali (Via della Scala, 35/A-29/Ar e Via Benedetta 3r; con orario Martedì – Sabato: 10 - 13 / 15 - 19), in occasione della mostra "Trans Formam". L'esposizione raccoglie opere iconiche che consistono in oggetti di uso quotidiano completamente trasformati come Big Kiss, i würstel che si avvinghiano in un bacio. Oppure la borsa elegante da donna sorretta da gambe affusolate oltremisura e ancora le celebri Fat houses: tra le quali spicca la casa di Marx, resa obesa dall’essere trasformata in seduta, schiacciata dal peso dello spettatore eventuale, come ad accentuare il versante ironico attraverso il gesto di poggiare il proprio sedere sulla casa del celebre pensatore.

Nella sede di via Benedetta della galleria occupa la parte centrale dello spazio, isolata ed iconica, la fat convertible: un’auto cabrio realizzata appositamente per l'occasione della mostra di Firenze secondo la sua celeberrima metamorfosi che la rende sovradimensionata fino ad arrivare a 430 cm, gonfiata attraverso il poliuretano con gli esterni specchianti in fusione di alluminio e gli interni verde acido. L’opera rappresenta la sintesi della poetica di Erwin Wurm e ne segna inequivocabilmente la riconoscibilità nel panorama dell’arte mondiale.

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