Middle East Now: il programma tra film, mostre e incontri
Middle East Now torna a Firenze dal 28 settembre al 3 ottobre, con un programma sfaccettato di cinema, documentari, arte, mostre, musica, food, incontri e progetti culturali in senso più ampio. È questo un festival che da sempre si caratterizza per una forte attenzione all’attualità, al racconto dei fenomeni più nuovi e vibranti delle culture e delle società del Medio Oriente contemporaneo, che oggi più che mai hanno bisogno di essere approfonditi.
(RE)-ALIGNING PERSPECTIVES è il tema di questa edizione: Dopo l'immenso impatto di una crisi globale, in cui la nostra quotidianità è stata ed è interrotta con forza, sentiamo la necessità di un reset, un riallineamento e una nuova scansione delle nostre vite. Oggi più che mai siamo desiderosi di cose semplici, capaci di dare conforto alle nostre vite. E mentre ci avventuriamo verso ulteriori incertezze e in un periodo di transizione, il cinema, la fotografia, le arti visive in generale ci forniscono un rifugio: uno spazio di significato e d'ispirazione condivisi e reciproci, un'opportunità per riconsiderare le nostre vite e (ri)allineare le nostre prospettive. Middle East Now vuole contribuire a dare un segno, presentando titoli e progetti speciali in cui questo tema sarà affrontato in maniera trasversale.
In programma l'anteprima di oltre 30 film premiati nei migliori festival internazionali: un viaggio cinematografico che tocca i paesi dell’area mediorientale, sempre di più al centro dell'attenzione della politica e dei media internazionali. Storie forti, personaggi, temi d’attualità nei titoli più recenti da Iran, Iraq, Kurdistan, Israele, Palestina, Egitto, Emirati Arabi, Kuwait, Afghanistan, Siria, Algeria, Marocco, Tunisia, Algeria, faranno conoscere al pubblico le culture e le società di questi paesi, con una prospettiva che cerca di andare oltre i pregiudizi e i luoghi comuni con cui spesso vengono rappresentati.
Ideato e organizzato dall’associazione culturale Map of Creation, presenterà al Cinema La Compagnia, al Cinema Stensen e in altri spazi cittadini la sua 12esima edizione.
Sarà un’edizione sia di proiezioni fisiche – in sala, con tutte le precauzioni e garantendo al pubblico tutta la sicurezza necessaria – sia con proiezioni online, sulla speciale sala virtuale Più Compagnia in collaborazione con MyMovies, che darà la possibilità a un numero ancora più alto di spettatori di vedere i film in anteprima.
Tra i focus del programma cinema: Afghanistan sotto i riflettori, con storie che raccontano di un paese da sempre al centro di una situazione storica e geopolitica molto complessa; il Libano e il suo difficile scenario attuale.
FOCUS: “Cinema e storie dall’Afghanistan”
Per l’edizione 2021 il festival pone l’attenzione sull’Afghanistan, sull'evoluzione drammatica dello scenario politico e sociale del paese e le sue prospettive future. Con anteprime e proposte cinematografiche, presentazioni e dibattiti, racconteremo le tante sfaccettature della società e del popolo afgano, e la complessità dello scenario geopolitico che vi ruota attorno.
Tra i film in programma OSAMA di Siddiq Barman (Afganistan, Giappone, Irlanda, 2003), capolavoro assoluti del cinema afgano, storia di una bambina che durante la dominazione talebana, per continuare a lavorare e salvare la famiglia dalla miseria, su consiglio della madre decide di travestirsi da maschio per passare inosservata e non essere discriminata.
Il pluripremiato documentario KABUL, CITY IN THE WIND di Aboozar Amini (Afghanistan, Paesi Bassi, 2018, 88’), ritratto intenso e intimo di Kabul vista attraverso la vita quotidiana di due bambini e di un autista di bus, i loro sogni e le loro paure, sullo sfondo di una città distrutta dal potere politico e religioso. E ancora THE FORBIDDEN STRINGS di Hasan Noori (Iran, Afghanistan, 2020) su quattro giovani immigrati afgani in Iran, che hanno formato una rock band e sono decisi a esibirsi in patria, scontrandosi con una dura realtà; THE SILHOUTTES di Afsaneh Salari (Iran, 2020), emozionante spaccato di vita degli afgani emigrati in Iran, alle prese con mille discriminazioni. E tanti altri ancora...
FOCUS: “Cinema Libano Now” in collaborazione con Aflamuna Focus speciale anche sul Libano, un paese dal grande dinamismo culturale, caratterizzato da un'attualità politica e sociale di grande criticità. Uno spotlight cinema curato da Aflamuna (“i nostri film”) - la piattaforma online che promuove il cinema arabo indipendente avviata da un gruppo di registi e istituzioni cinematografiche libanesi, Beirut DC - che racconterà il paese a un anno dall'esplosione al porto di Beirut, e la complessità e le mille sfaccettature della sua storia recente.
Tra i progetti speciali: la mostra di fotografia e video "Marrakech, in times of stillness" del giovanissimo talento marocchino Tabit Rida, fotografo autodidatta sceso in strada per documentare la sua città natale, Marrakech, in questo periodo storico senza precedenti; la mostra di illustrazioni Watermelon after lunch dell’artista di origini kuwaitiane Zahra Marwan sulla complessità dell’essere mediorientale in una realtà e un paese completamente diversi; MEDIO ORIENTE A FUMETTI – Volume #2, una serie di talk e workshop con gli autori, per osservare il Medio Oriente da un punto di vista diverso dal solito. E ancora la libreria-installazione e il programma di Talk e presentazioni sui temi caldi del Medio Oriente oggi.
Highlights programma cinema: ecco alcuni dei film in anteprima al festival
Dall'Egitto, ZIP IT (2021, Egitto, 58') di Anicee Gohar, opera prima di una giovane regista di talento (in questi giorni corrispondente da Venezia per il suo paese per raccontare il 78a Festival del Cinema), che racconta la vita fuori dal comune ma al tempo stesso ordinaria dello stilista egiziano Mohanad Kojak, 26 anni, astro nascente della scena glamour egiziana lanciato dal reality “Project Runway” alle prese con le sfide che un giovane creativo ed eccentrico deve affrontare in una società in cui tutto ciò che non è convenzionale è considerato controverso, e la resilienza necessaria per avere –nonostante tutto – successo. Sarà ospite del festival insieme alla regista.
Dall'Arabia Saudita, l'anteprima europea di CUE: SAUDI ARABIA'S ELECTRONIC MUSIC UNDERGROUND (Arabia Saudita, 2021, 60') di Ramadan Alharatani e Talal Albahiti, in cui i due registi - fondatori del festival MDL Beast, il più grande evento di musica e arte che si è mai svolto in Arabia Saudita, la cui prima edizione 2019 ha avuto un pubblico di 400.000 persone – raccontano in prima persona la nascita della scena underground della musica elettronica, ancor prima dell'avvio delle prime riforme nel paese.
Dall'Iran, RADIOGRAPH OF A FAMILY di Firouzeh Khosrovani (Iran, 2020, 82’), miglior film al festival IDFA Amsterdam, storia della famiglia della regista e della lotta perenne dei suoi genitori tra laicità e ideologia islamica, e di una storia d'amore che va dallo Scià alla Rivoluzione Islamica, attraversa la guerra Iran-Iraq fino ai giorni nostri; e l'anteprima italiana di HIT THE ROAD (Iran, 2021, 93’), film di debutto di Panah Panahi, figlio del celebre regista iraniano Jafar Panahi,caotico quanto sorprendente road movie familiare, girato sullo sfondo aspro della campagna iraniana.
Dalla Siria, WE ARE FROM THERE di Wissam Tanios (Libano, 2020), pluripremiato documentario sui destini di due fratelli siriani che decidono di iniziare una nuova vita al di fuori della Siria; sempre dalla Siria 9 DAYS IN RAQQA (Siria, Francia, 2020) di Xavier de Lauzanne, film su un personaggio incredibile come Leila Mustapha, donna 30enne curda siriana che si batte come sindaco di Raqqa, l'ex capitale dello Stato islamico distrutta dalla guerra, per ricostruire la città, portare la riconciliazione e istituire la democrazia, in un mondo tutto di uomini.
Diversi titoli dalla Palestina, tra cui 200 METERS di Ameen Nayfeh (Palestina, Giordania, Qatar, Italia, Svezia, 2020 – 96’), premio del pubblico al festival di Venezia dello scorso anno, thriller sull'odissea che vede protagonisti Mustafa e sua moglie Salwa, che provengono da due paesi palestinesi distanti solo duecento metri ma separati dal muro.
Altre iniziative in programma:
DOCUMENTARIO CREATIVO IN COLLABORAZIONE CON CLOSE-UP
Una selezione di documentari curata assieme a Sigal Yehuda, con cui il festival collabora da anni, fondatrice e direttore esecutivo di CLOSE-UP, il programma che supporta registi emergenti di film documentari che si impegnano con le loro opere a rappresentare il dialogo, la lotta per la giustizia e la libertà nelle regioni del Medio Oriente e Nord Africa. Nell’ambito della collaborazione col festival Close Up presenterà 5 progetti di documentario “work-in-progress”, che saranno mostrati in anteprima e raccontati dai loro registi al pubblico, per svelare i retroscena di come nascono progetti di film dalle grandi prospettive.
IRAQI TALES: FINDING MY VOICE, TELLING MY STORIES
Focus speciale sul cinema del regista iracheno Maythem Ridha
Evento-proiezione speciale pensata per Middle East Now, in cui il grande regista e fotografo iracheno Maythem Ridha condivide con il pubblico un viaggio attraverso i film che ha realizzato in Medio Oriente e Nord Africa, molto spesso in ambienti ostili. Un'occasione unica in cui mostrerà clip dai suoi progetti cinematografici (Domenica 3 ottobre, ore 14.30 - Cinema La Compagnia - 70’) condividerà esperienze, sfide e tecniche con cui ha raccontato storie che toccano il cuore e la mente del pubblico di tutto il mondo. Maythem si è formato in Iraq prima di fuggire con la sua famiglia in esilio in Inghilterra. I suoi film sono stati selezionati nei maggiori festival internazionali, distribuiti in sala e hanno vinto numerosi riconoscimenti e premi. E’ l’autore di IRAQI TALES, un insieme di originali storie per il cinema. Tra i suoi film: DRIFTING ON THE WIND è stato scelto da oltre 20 festival cinematografici internazionali, vincendo il Director's Award a Hearts & Minds; a seguire, AL-BAGHDADI ha vinto il Gold Prize per il miglior film all'International Filmmaker Festival; ALI AND HIS MIRACLE SHEEP, l’ultimo film della sua serie IRAQI TALES, ha avuto la world première al Festival di Sheffield 2021 dove ha vinto il premio per il Miglior Film.
FOCUS “GULF BRUSH STROKES - Pennellate dal Golfo”
Torna anche il consueto focus sui Paesi del Golfo, a questa edizione in una nuova prospettiva: il Golfo viene dipinto attraverso le opere su carta e sullo schermo di due artiste che vivono lontano dai loro paesi d’origine. Laura Aimone, consulente del festival per i film dei Paesi del Golfo, propone la mostra “Watermelon After Lunch” di Zahra Marwan (presentata al Cinema la Compagnia e alla galleria Cartavetra – opening 30 settembre alle ore 18, alla presenza dell'artista) e il documentario “Jaddoland” di Nadia Shihab a suo completamento (Domenica 3 ottobre, alle 18.30 / Cinema La Compagnia). Due artiste, dal Kuwait e dall’Iraq che, dall’altra parte del mondo, colorano dettagli delle loro terre d’origine. Talvolta bisogna essere un po’ più lontani per trovare la via verso quello che ci è più vicino.
Tornano l’AUDIENCE AWARD del pubblico, il BEST OFF Award, e lo STAFF Award
Oltre al nuovo premio istituito “Premio Cinema Iran e Afghanistan 2021”, tornano i premi che il festival assegna già: il “Middle East Now Audience Award 2021”, al miglior film votato dal pubblico, il “Best OFF”,riconoscimento al miglior cortometraggio d’autore conferito da OFF Cinema, e il “Middle East Now Staff Award” al miglior corto o mediometraggio, assegnato dallo staff del festival.
Altre iniziative
Il Bookshop dedicato al tema (RE)-ALIGNING PERSPECTIVES
Il festival presenterà una nuova edizione della sua libreria-installazione al Cinema La Compagnia, progettata dal gruppo di architetti Archivio Personale, e che si ispirerà al tema del festival, proponendo un viaggio letterario tra i romanzi e saggi che maggiormente esprimono il concetto di originalità di racconto di storie e prospettive di vita in Medioriente. La selezione sarà a cura di Chiara Comito, fondatrice di Editoria Araba, blog di riferimento per la narrativa dal mondo arabo, in collaborazione con Ponte 33, casa editrice specializzata in Iran e Afghanistan.
FESTIVAL TALKS 2021 – IL PUNTO DELLE 19.30
Anche a questa edizione un programma ricco di conversazioni, dibattiti, presentazioni di libri e approfondimenti su temi forti e di attualità, curato da Giuseppe Alizzi, esperto di Medio Oriente, architetto e saggista. Il festival invita sul palco del Cinema La Compagnia esperti, autori, giornalisti, saggisti, fumettisti, artisti a parlare del Medio Oriente di oggi e di alcuni dei suoi temi d'attualità più caldi