"La diretta" (anteprima) al Lumen
Un uomo e una donna sono i protagonisti di questo monogramma satirico, ma come spesso accade nella vita, solo “lui” si impossessa della scena, mentre la presenza femminile assiste inerme alle sue esternazioni. Si susseguono fantasie, ricordi, mentre lo spettatore resta come in attesa dell’annuncio di un messaggio: una situazione di sospensione che la donna subisce incapace di contrastare venendone sopraffatta.
Daniele Giuliani, attore, regista e docente di Pedagogia Teatrale, mette in scena, senza descrizioni o moralismi, le dinamiche ed il linguaggio dell’io narcisistico maschile all’interno del rapporto-non rapporto con l’altro sesso. Determinante nel montaggio il punto di vista di alcune delle rappresentanti dei centri Antiviolenza del nostro territorio, grazie al quale Giuliani ha potuto approfondire il tema della relazione narcisistica. Il monologo, in cui spicca la derisione su certi stereotipi dell’uomo contemporaneo, rivela quanto sotto una maschera di delirante grandezza si nascondano fragilità inconfessate.
Con questa originale performance Daniele Giuliani vuole recuperare la funzione etimologica del teatro che è quella di mostrare, di far vedere, di mettere il pubblico davanti ad uno specchio per offrire allo spettatore la possibilità di interrogare se stesso, riconoscendo o disconoscendo la vicenda rappresentata.
Lo spettacolo rientra nel cartellone degli eventi di settembre del nuovo polo di sperimentazione fiorentino “Lumen – Laboratorio Urbano Mensola” inaugurato a luglio scorso e nato in una delle aree naturali protette di maggiore interesse naturalistico-paesaggistico del Comune di Firenze: il Parco del Mensola nel Quartiere 2. Le attività culturale di LUMEN sono finanziate da ANCI con contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, inoltre tutto il progetto gode del patrocinio del Comune di Firenze che ha concesso gratuitamente lo spazio in cambio della riqualificazione di tutta l’area e delle strutture, come ad esempio il piccolo anfiteatro che ospiterà questa rappresentazione, costruito mediante l’utilizzo di gabbie di contenimento e materiali di recupero.