La Colonia, lo spettacolo al teatro della Pergola
Nel Saloncino ‘Paolo Poli’ del Teatro della Pergola di Firenze, dopo l’anteprima al Teatro Era di Pontedera, da mercoledì 30 novembre a domenica 3 dicembre Beppe Navello dirige per la prima volta in assoluto nel nostro Paese La colonia di Marivaux nella sua prima traduzione in italiano.
Dopo la Seconda sorpresa dell’amore, Navello mette in scena, con la stessa compagnia di attrici e attori, un testo utopistico del drammaturgo francese di straordinaria attualità sulla condizione femminile: il racconto di una rivolta delle donne contro i mariti legiferatori.
La produzione dello spettacolo è dell’Associazione Teatro Europeo, in collaborazione con il Teatro della Toscana e con il sostegno di MIC Direzione Generale Spettacolo e il patrocinio di Institut Fran?ais Italia, nell’ambito del progetto Marivaux: le utopie.
Mercoledì 30 novembre, alle ore 18, vengono presentati alla Pergola anche i primi tre volumi del teatro di Marivaux editi da CuePress. Intervengono la curatrice Paola Ranzini dell'Institut Universitaire de France-Avignon Université, insieme al regista e traduttore Beppe Navello, a Stéphane Kerber dell’Institut français di Tel Aviv e a Monica Pavesio, docente di Scienze della mediazione linguistica all’Università di Torino. L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
Inoltre, il 1° dicembre, dalle 9 alle 18, sempre alla Pergola, si tiene la giornata internazionale di studi Marivaux nel secolo delle utopie filosofiche, organizzata dall'Associazione Culturale Teatro Europeo in collaborazione con il Teatro della Toscana, l'Università di Avignone e l'Institut Universitaire de France, con il coordinamento di Paola Ranzini. L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.
In prima assoluta arriva nel Saloncino ‘Paolo Poli’ del Teatro della Pergola di Firenze, dopo l’anteprima al Teatro Era di Pontedera, La Colonia, testo utopistico scritto da Marivaux nel 1750, che narra di una rivolta di donne, dopo un naufragio su un’isola deserta, contro i mariti che vogliono legiferare senza coinvolgerle, per costruire un nuovo mondo in quella colonia sperduta in mezzo all’oceano. Un’opera di straordinaria attualità sulla condizione femminile scelta dal regista Beppe Navello, che l’ha anche tradotta per la prima volta in assoluto in lingua italiana, in scena dal 30 novembre al 3 dicembre.
Con le scene e i costumi di Luigi Perego, le musiche di Germano Mazzocchetti e le luci di Orso Casprini, la commedia è pensata per numerosi personaggi – più della metà sono donne, rarità nella tradizione teatrale – ai quali Marivaux offre la possibilità di misurarsi con molteplici registri interpretativi.
La compagine di interpreti, che fa parte de la “Compagnia di Sala Prove”, nata una decina di anni fa proprio grazie a Navello – è composta da Daria Pascal Attolini, Marcella Favilla, Luigi Tabita, Stefano Moretti, Maria Alberta Navello, Fabrizio Martorelli, Giuseppe Nitti, Cecilia Casini, Giulia Lanzilotto, Claudia Ludovica Marino, Erica Trinchera e al pianoforte Alessandro Panatteri.
Le tematiche espresse, che risuonano straordinariamente contemporanee alle nostre orecchie, erano uno dei più controversi argomenti nel dibattito filosofico e sociale dell’Illuminismo francese.
LA COLONIA
di Marivaux
traduzione Beppe Navello
scene e costumi Luigi Perego
musiche Germano Mazzocchetti
luci Orso Casprini
con Daria Pascal Attolini Artenice, nobildonna,
Marcella Favilla Signora Sorbino, moglie di un artigiano,
Luigi Tabita Signor Sorbino, marito della Signora Sorbino
Stefano Moretti Timagene, nobile,
Maria Alberta Navello Lina, figlia della Signora Sorbino,
Fabrizio Martorelli Persinetto, giovane popolano, amante di Lina,
Giuseppe Nitti Ermocrate, altro nobile,
Cecilia Casini, Giulia Lanzilotto, Claudia Ludovica Marino, Erica Trinchera troupe di donne, sia nobili che popolane
al pianoforte Alessandro Panatteri
regia Beppe Navello
produzione Associazione Teatro Europeo
in collaborazione con Teatro della Toscana
con il sostegno di MIC Direzione Generale dello spettacolo
con il patrocinio di Institut Fran?ais Italia
nell’ambito del progetto “Marivaux: le utopie”.