Galleria360: la mostra Internation-art
“Ma questo è un quadro?”, “Questa è arte?”. Visitando una mostra o entrando in un museo d’arte contemporanea capita spesso di pensare, dire o sentire domande di questo genere. Anche per gli addetti ai lavori come critici, galleristi, curatori, è sempre più difficile stabilire confini precisi tra cosa possa essere considerato “arte” e cosa in realtà non lo sia.
Il dibattito sull’arte è oggi sempre più acceso e trova stimolanti spunti di riflessione nella nuova mostra “Internation-ART” la cui inaugurazione avrà luogo giovedì 5 aprile 2018, alle ore 19.00. Durante la serata inoltre sarà offerto un cocktail di benvenuto mentre musicisti jazz suoneranno dal vivo, animando la serata e creando un felice connubio tra Arte e Musica.
L’arte contemporanea è caratterizzata da un paradosso: da una parte attrae grandi numeri di visitatori, soprattutto in occasione di eventi su scala mondiale come fiere o biennali; dall’altra crea molte perplessità e viene considerata “difficile”. Questo perché all’originaria funzione estetica dell’opera, ovvero al principio millenario della kalokagathìa, l’ideale greco del “bello e buono”, si è sostituito quello del “sensazionale”. Ci vengono così in mente cuori in acciaio, squali in formaldeide e pupazzoni di Jeff Koons, Damien Hirst e Maurizio Cattelan o il gigantismo imperscrutabile di Matthew Barney.
E se dunque le opere di Cattelan, Hirst, Koons o Barney fanno clamore, provocano e si trasformano in veri e propri “proiettili contro l’osservatore” (Walter Benjamin), al tempo stesso riportano la questione al nocciolo del problema: quello di un’arte che, attraverso il “sensazionale”, attraverso la provocazione, denuncia i paradossi di un sistema che troppe volte è costretto a piegarsi alle logiche di mercato, alle esigenze dei curatori e alle aspettative del pubblico.
In una società che ha visto mutare il proprio concetto di identità, i propri confini fisici e culturali, in nome di una “internazionalità” che ha ridefinito nuove geografie artistiche, gli artisti di “Internation-ART” attraverso le loro opere, propongono quindi nuovi spunti di riflessione sull’attuale condizione dell’arte e dell’artista, facendo dialogare il passato con il presente, i linguaggi tradizionali con le nuove tecnologie, attraverso ingegnose manipolazioni ed eclettiche ibridazioni.
Virginia Bazzechi Ganucci Cancellieri