Balkan Florence Express, il festival al cinema La Compagnia
Giovedì 22 febbraio
Il festival si apre alle 18 con la presentazione del progetto fotografico Mare Corto, a cura di Matteo
Tacconi e Ignacio Maria Coccia. Da ovest a est, e da est a ovest; da nord a sud, e viceversa: l’Adriatico non è affatto uno spazio omogeneo. Si parla spesso di un destino comune, non meglio precisato, che uniforma luoghi e genti di questo mare. Ma questa visione, romantica e consolatoria, non fa il paio con la realtà: ecco perché i due fotografi hanno esplorato per due anni le coste adriatiche occidentali e orientali, realizzando un racconto contemporaneo fondato su situazioni di vissuto reale e sulla pari dignità assegnata a tutte le storie che questo mare custodisce, sull’una e sull’altra sponda.
A seguire, la presentazione del libro Sopravvivere a Sarajevo, scritto da Matteo Pioppi per Bébert Edizioni ci racconterà la storia degli artisti e intellettuali di Sarajevo e della Survival Guide in cui essi riversarono informazioni e consigli pratici su dove dormire, come riscaldarsi, mangiare e ristabilire le proprie abitudini quotidiane in una città assediata dal fuoco incessante dei cecchini e dei colpi di mortaio, priva di trasporti, senza cibo, acqua, riscaldamento ed elettricità. A distanza di un quarto di secolo, la testimonianza delle persone che hanno vissuto l’assedio di Sarajevo costituiscono un esempio di speranza per l’umanità, un inno alla vita e un monito contro la violenza dei nazionalismi.
Alle 20:30, proiezione di The Other Side of Everything, della acclamata regista Mila Turajli?, che sarà
presente in sala. Questo documentario, premiato nel corso dell’ultimo International Documentary
FIlmfestival di Amsterdam, ci porterà a scoprire il dramma, intimistico eppure condiviso, di una famiglia di Belgrado che decide di fare i conti con il proprio passato.
Alle 22:30, invece, il regista Igor Bezinovi? ci porta nella campagna istriana, dove incontreremo un gruppo di ragazzi alle prese con un viaggio che non dimenticheranno. Due storie molto evocative, reali ed
allegoriche, intense e delicate, che avremo il piacere di vedere sugli schermi del Cinema La Compagnia
anche grazie alla collaborazione con il prestigioso Trieste Film Festival.
Venerdì 23 febbraio
Il festival si apre alle 9.30 con una matinée dedicata alle scuole con Ethnophobia, cortometraggio d’animazione realizzato con la tecnica stop-motion da Joan Zhonga, giovanissimo e promettente regista albanese. In esso, scopriremo il racconto allegorico di popoli di diversi colori, della loro continua tensione tra accoglienza e rifiuto del diverso.
A seguire, alle 10:00, una nuova anteprima italiana: il film Two Schools di Sr?an Šarenac che porterà i ragazzi ad immedesimarsi nelle vicende di due coetanei che frequentano la stessa scuola, eppure possono incontrarsi ed interagire per un solo giorno ogni anno. Altra pellicola sui generis quella che sarà proiettata alle ore 16:00, Playing Men di Matja? Ivanišin, documentario incentrato sul complesso mondo degli sport maschili, delle rappresentazioni odierne della virilità e di una tradizione lunga a cui ancora oggi molti dei modelli in uso in ogni società del Mediterraneo sembra ricollegarsi. In collaborazione con il Trieste Film Festival.
Alle 17:15 Caravan, di Zharko Ivanov e Viktor Sokolovski, ci farà emozionare e ballare. Un mediometraggio che, nello spazio di soli 22 minuti, ci racconta la divertente storia si un gruppo di ragazzi rom con un grande sogno: fondare una jazz band che regga il confronto con i grandi artisti americani del genere.
Dalle 18, il regista bosniaco Elmir Juki? sarà con noi in sala per raccontarci i traumi di un ex soldato, Zeko, e della sua difficoltà nel lasciarsi un cruento passato alle spalle. The Frog, al Balkan Florence Express in anteprima italiana, racconta tutto questo, ma anche di più, calando lo spettatore nella quotidianità di molti bosniaci di oggi.
Alle 20:30 Day Break di Gentian Koçi, la storia di Leta, una giovane madre in gravi difficoltà economiche, e della sua tenacia nel cercare di garantire un futuro per lei e per il suo bambino. L’autore sarà con noi in sala. Infine, Louder than Guns, in programma alle 22:30, ci porta nella Croazia dei primi anni novanta, illustrandoci la propaganda di stampo nazionalista operata dalla TV di stato e dai principali esponenti della musica pop dell’epoca. Dalle loro parole ripercorreremo quei tempi, con la speranza che la storia passata sappia insegnarci qualcosa del nostro futuro. Un altro frutto della collaborazione con il Trieste Film Festival, che potremo apprezzare in chiusura di giornata assieme all’autore.
Sabato 24 febbraio
Le proiezioni mattutine dedicate al pubblico delle scuole riproporranno Ethnophobia e The Frog.
Alle 16, l’anteprima italiana di Ministry of Love, del regista croato Pavo Marinkovic, ci farà sorridere con la storia di un amore un po' tormentato tra una vedova di guerra e il funzionario ministeriale incaricato di denunciarne la percezione illegale della pensione del defunto marito. I ragazzi dell’Istituto Cicognini di Prato hanno curato la traduzione di questa commedia come parte integrante di un percorso di alternanza scuola-lavoro, e questo non può che aumentare il valore della pellicola.
Alle 18, Pink Elephant, delizioso cortometraggio che racconta con intelligenza la storia di un padre, di una figlia e degli scheletri nell’armadio di entrambi.
Alle 18:30 spazio a When Pigs Come, della regista serba Biljana Tudorov, con noi in sala per presenziare all’anteprima italiana della sua opera. Scopriremo la storia di Dragoslava e della sua vita quotidiana, alle prese con le tante contraddizioni del suo paese.
Dopo la consegna dei Balkan Florence Bridges Awards, le proiezioni serali comprenderanno altre due anteprime italiane:
Alle 20:30 Three Days in September, di Darijan Pejovski, presente con noi in sala: la storia di due ragazze diversissime tra loro e del passato che entrambe cercano, per ragioni diverse, di dimenticare;
Alle 22:30 si chiude in bellezza con Requiem for Mrs.J, del serbo Bojan Vuletic, una commedia noir che ci spiegherà quanto sia difficile vivere, ma anche morire, in un paese che, negli ultimi vent’anni, non è riuscito mai ad uscire dalla transizione post-bellica.
Domenica 25 febbario
Dalle 16 in poi saranno riproposti in replica Etnophobia e Two Schools.
A seguire, dalle 17:15, il cortometraggio Water for the Roses di Luli Bitri, il delicato racconto di due giorni della vita di una famiglia albanese in un paese in tumulto. L’interpretazione della giovanissima protagonista vi farà commuovere e riflettere.
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