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Scandicci, il ministro Boschi alla festa dell'Unità | FOTO / VIDEO

"Credo sia un investimento per il futuro intelligente e di sviluppo" afferma il ministro alle riforme costituzionali parlando del progetto per il rinnovamento dell'aeroporto di Peretola

Prima di salire sul palco il ministro alle riforme costituzionali, Maria Elena Boschi, accompagnata dal sindaco di Scandicci, Sandro Fallani, ha fatto il giro tra gli stand, fermandosi a salutare cuochi, volontari e scattando foto con il pubblico.

L'appuntamento è servito a chiarire la posizione del Governo nei confronti di Grecia ed Europa. "Faremo tutto il possibile per aiutare la Grecia - ha affermato il ministro -, ma devono rendersi conto che noi non pagheremo per le riforme che non vogliono fare".

Scandicci, festa dell'Unità: ospite il ministro Boschi

Si è parlato dell'Italicum, della recente "Buona Scuola" - che il 7 luglio ritornerà alla Camera -, ma anche di fiducia, di quale sia la situazione attuale nel Pd e di posti di lavoro. La ministra sembra molto tranquilla e sicura della posizione di stabilità sia del Governo che del Pd infatti conclude la risposta ad una domanda sulla campagna elettorale di Salvini sostenendo "Il Pd sarà il primo partito anche nel 2018".

Dal piano nazionale si è passati poi a quello regionale. Parlando di Toscana, ed in particolare di Firenze e Scandicci. Sono stati toccati i temi dell'inceneritore, del progetto di "rinascita" dell'aeroporto di Peretola, dell'alta velocità e del lavoro. Sulla questione inceneritore non si è sbilanciata molto, invece per quanto riguarda il progetto aeroportuale che si sta avviando con Pisa ha dichiarato "Credo sia un investimento per il futuro intelligente e di sviluppo".

IL VIDEO SU INCENERITORE AEROPORTO E ALTA VELOCITA' 

La riflessione finale ha toccato l'immigrazione, anche perché la regione Toscana da sempre si distingue per la sua disponibilità. Sì, all'aiuto a rifugiati politici che fuggono da guerre e terrorismo, ma assolutamente no ai clandestini e a chi li trasporta illegalmente. L'Europa deve collaborare e ricorda la recente "vittoria del Premier" al consiglio dell'Ue: 40mila migranti dall'Italia e dalla Grecia saranno "ridistribuiti" tra tutti i 28 stati dell'Unione Europea nei prossimi due anni.

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