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Firenze celebra Napoleone: una mostra che racconta il suo progetto di un porto in Arno e di un Foro Napoleonico

Mostre, conferenze, visite guidate e molto altro

Un porto sull'Arno dove adesso c'è piazza Ognissanti e un foro napoleonico al posto della chiesa e del convento di San Marco, questi erano due dei grandi progetti napoleonici che non hanno mai visto la luce e che saranno raccontati nella mostra multimediale "Progetti e piani urbanistici in età napoleonica" organizzata in occasione delle celebrazioni del bicentenario della morte di Napoleone a Firenze. La mostra, curata da Giuseppina Carla Romby, è realizzata in collaborazione con l’Archivio di Stato, l’Archivio Storico Comunale e l’Università di Firenze (Dida) e si inserisce nel cartellone degli eventi di cui il Museo Stibbert si è fatto promotore a Firenze. Il museo sarà uno dei fulcri, qui, infatti, si potranno ammirare i cimeli napoleonici, già presenti nella collezione del museo, raccolti in un'unica mostra dal nome "Da Firenze alle Piramidi".

Il progetto di Firenze Belle Ville dell'Impero napoleonico è stato portato a conclusione, ma solo in parte, negli anni del restaurato governo lorenese, quindi dopo la morte di Napoleone. Agli ingegneri e architetti dell'Impero si deve la ridefinizione di alcuni degli spazi più rappresentativi della città: l'ampliamento di piazza del Duomo, piazza San Giovanni e piazza della Signoria. "Il percorso espositivo multimediale – ha detto la professoressa Giuseppina Carla Romby - propone la restituzione e mappatura degli interventi previsti e/o realizzati per aggiornare l’impianto e la qualità dello spazio urbano".

"Napoleone 2021. Firenze la città sognata" celebra a Firenze e in Toscana la ricorrenza con una serie di iniziative che da maggio a dicembre valorizzano il patrimonio custodito sul nostro territorio, in musei, archivi, in palazzi e collezioni private e legato a uno dei personaggi che ha segnato in maniera indelebile la storia dell’Europa moderna, tramite conferenze, mostre e approfondimenti storici e artistici, itinerari di visita.

Il sito web dedicato alle iniziative

Un portale web dedicato riunirà tutte le proposte culturali delle diverse istituzioni e associazioni, consentendo al pubblico di avere in ogni momento il quadro complessivo delle proposte culturali legate alle celebrazioni napoleoniche, e di poter accedere a tutti i contenuti virtuali, dalle mostre alle registrazioni di conferenze, agli itinerari che saranno predisposti all’interno delle collezioni.

Partecipano al progetto istituzioni e associazioni, espressione del mondo culturale fiorentino e toscano, oltre al Museo Stibbert, l’Archivio di Stato di Firenze, l’ Archivio Storico del Comune di Firenze, l’Associazione Amici Museo Stibbert Aps, l’Associazione Amici di Palazzo Pitti Aps (che hanon organizzato delle visite dedicate ai cambiamenti che il palazzo ha subito per volontà di ), l’Associazione Amici dell'Istituto Francese di Firenze, l’Institut Français de Florence, il Museo Medagliere dell'Europa Napoleonica, il Souvenir Napoléonien, la Fondazione Spadolini Nuova Antologia.

“Napoleone aveva un cordone ombelicale con la nostra regione grazie alla sua origine: i Buonaparte infatti erano una famiglia còrsa con origine tra Sarzana e San Miniato", ha detto il presidente Eugenio Giani. "Questo cartellone di appuntamenti - ha affermato Tommaso Sacchi, assessore alla cultura del Comune di Firenze e presidente dello Stibbert - è un grande esempio di sinergia tra la Regione Toscana e gli enti culturali del territorio. Il museo Stibbert è un gioiello di Firenze e grazie a iniziative come questa sarà ulteriormente valorizzato".

Napoleone e la Toscana

La Toscana, governata dai Bonaparte fino dal 1805 per il ducato di Lucca e interamente annessa all’Impero nel 1808,  porta tracce importanti del breve periodo napoleonico. Restano del periodo imperiale opere e istituzioni particolarmente interessanti per capire come in pochi anni fosse stata raggiunta una condizione di modernità che non fu del tutto cancellata dal ritorno lorenese.

La figura di Napoleone, ancora da molti oggi considerata controversa per la sua condotta dl potere durante il quindicennio della sua ascesa, rappresenta uno degli snodi fondamentali della storia, che ha segnato indelebilmente lo sviluppo dell’Europa moderna, in campo istituzionale, giuridico e culturale, imprimendovi un cambiamento irreversibile.

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