Estate Fiesolana: il programma tra musica, teatro e cinema
Iliade un racconto mediterraneo
28 giugno – 5/12/19/26 luglio – 2 agosto
Un racconto mediterraneo e va in scena dal 2011 nei siti archeologi e nei teatri antichi d’Italiagrazie aSTAR -Sistema Teatri Antichi Romani, progetto del Teatro Pubblico Ligure nato in accordo con i Poli Museali Italiani, le Regioni ed il Ministero dei Beni Culturali al fine di promuovere il patrimonio archeologico che si affaccia sul Mediterraneo attraverso spettacoli ed eventi.
28 giugno 2018
Valerio Massimo Manfredi, Iliade la prima Guerra Mondiale è un racconto della prima guerra del mediterraneo e quindi la prima guerra mondiale.ILIADE è l'archetipo, il paradigma delle guerre che verranno. Nei suoi versi ci sono il conflitto, l'ira, l'eroismo, il dolore, il rancore, l'amore, il sangue, le armi, la paura, le madri, le spose, i padri, i figli ma soprattutto vi è la morte. La nera morte umanamente temuta, la bella morte eroicamente cercata. La morte che è fine di tutto e che merita rispetto. Achille piangerà assieme a Priamo, il re nemico. Piangeranno insieme, l’uno il corpo dell’amico Patroclo, l’altro il corpo del figlio, Ettore. La guerra riprenderà, Troia sarà rasa al suolo, ma per un attimo la morte impone la tregua per celebrare il funerale di Ettore, domatore di cavalli
5 luglio
Alessandro Ricciola, Morte di Patroclo canto XVI - XVII
Patroclo, compagno di Achille, più anziano di lui e con lui cresciuto fin da bambino, vedendo che la scelta di Achille di ritirarsi dalla battaglia sta infliggendo dolorose perdite all’esercito greco, lo supplica di poter indossare le sue armi. Al solo vederle i troiani fuggiranno lontano dalle navi greche che ora rischiano di essere date alle fiamme. Achille concede le armi all’amico ma si raccomanda che non si spinga oltre nel campo nemico. Sappiamo che così non sarà: Patroclo avanza, compiendo una strage, fino a che non si trova di fronte Ettore, il più forte eroe dell’esercito troiano. Il duello è inevitabile. Patroclo cade a terra trafitto. Fa appena in tempo, morendo, a sussurrare a Ettore che il suo destinoè ormai segnato. Achille lo vendicherà.
12 luglio
Moni ovaldia: l'Ira di Achille canto I
In principio è l'ira, il cieco furore che tutto muove. L'ira è la protagonista dell'Iliade, il poema dalla forza, così come l'uomo è il protagonista dell'Odissea, il poema dell'intelligenza.Una grande orazione di Moni Ovadia contro ogni guerra.
19 luglio
Tullio Solenghi: Il duello per Elena canto III
L'esercito greco e l'esercito troiano si fronteggiano. Paride, il rapitore di Elena e Menelao, il marito tradito si fronteggiano. Paride ha paura di fronte a Menelao ma Afrodite salverà Paride da morte certa. Vi sono in questo canto sparizioni e fughe assolutamente comiche, come comica risulta la furia di Menelao intento ad inseguire Paridementre questi, con la complicità di Afrodite, si rifugia, vigliaccamente, nel letto di Elena: Tullio Solenghi, maestro di comicità ed eleganza restituisce i versi in modo inedito.
26 luglio
Giuseppe Cederna: La morte di Ettore canto XXII
È forse il canto più famoso dell’intera Iliade. Ettore ha ucciso Patroclo, l’amico fraterno di Achille e sa di aver firmato la propria condanna a morte. Achille che fin dal primo libro dell’Iliade, sopraffatto dall’ira contro il suo condottiero Agamennone, si era ritirato dalla lotta, rientra in battaglia per vendicare l’amico ucciso. Troverà Ettore sotto le mura troiane. Ettore vorrebbe rientrare in città ma comprende che sarebbe da vigliacchi. Il padre, la madre, la sposa edil figlio sono lì, sulle mura e guardare il duello, supplicandolo di rientrare. Achille non accetta patti di sorta. E al corpo ucciso infliggerà strazio, legandolo per i piedi e trascinandolo più volte attorno alla città, negandogli la sepoltura.
2 agosto
Maddalena Crippa: I giochi per Patroclo canto XXIII
Achille indice i giochi funebri per onorare l’amico ucciso. Per giorni i guerrieri achei si sfideranno nella corsa, nella lotta, nel lancio del giavellotto, per misurare il proprio valore e rendere omaggio all’eroe caduto. Sulla tomba di Patroclo, Achille, l’eroe protagonista della prima opera della letteratura occidentale, sgozzerà, in sacrificio, dodici nobili prigionieri troiani. La guerra ha i suoi riti e le sue crudeltà che ritornano.