Escher, la grande mostra a Firenze
Oltre 200 opere di Escher saranno in mostra a Firenze, al museo degli Innocenti. Una mostra record di incassi che arriverà nel capoluogo fiorentino il 20 ottobre e rimarrà visitabile fino al 7 maggio 2023. Il museo in piazza della Santissima Annunziata negli ultimi anni si è trasmormato in un luogo di riferimento per l'arte, oltre che per le magnifiche opere in mostra permanente anche per il lavoro svolto in collaborazione di Arthemisia, anzienda tra le più importanti per l'organizzazione e l'allestimento di mostre.
Nato per esporre le opere d’arte dell’antico Spedale, grande centro d’accoglienza per bambini, il Museo è stato trasformato in un percorso che permette di scoprire un patrimonio culturale unico al mondo perché profondamente legato all’attività svolta in favore dei bambini che non potevano essere scresciuti dalle famiglie d’origine (tra cui anche Zeffirelli). Tra storia, arte e architettura, la collezione del Museo presenta opere acquisite tramite donazioni o in seguito all’accorpamento di altre istituzioni assistenziali e contiene alcuni capolavori di artisti di grande rilievo tra i quali Domenico Ghirlandaio, Luca e Andrea della Robbia, Sandro Botticelli e Piero di Cosimo, ma anche di artisti cresciuti agli Innocenti e avviati alla pittura dal priore Vincenzo Borghini come Vincenzo Ulivieri, Giovan Battista Naldini e Francesco Morandini (detto il Poppi).
Le immagini in anteprima della mostra: foto e video
Escher a Firenze, la mostra
Scoperto dal grande pubblico negli ultimi anni, Escher è diventato uno degli artisti più amati in tutto il mondo. Escher nasce nel 1898 in Olanda e vi muore nel 1972. Nel 1922 visita per la prima volta l’Italia, dove poi visse per molti anni, visitandola da nord a sud e rappresentandola in molte sue opere. Inquieto, riservato e indubbiamente geniale, Escher nelle sue celebri incisioni e litografie crea un mondo unico, immaginifico, impossibile, dove confluiscono arte, matematica, scienza, fisica, design.
Un’antologica - con circa 200 opere e i lavori più rappresentativi che lo hanno reso celebre in tutto il mondo – che racconta il genio dell’artista olandese con le opere più iconiche della sua produzione quali Mano con sfera riflettente (1935), Vincolo d’unione (1956), Metamorfosi II (1939), Giorno e notte (1938) e la serie degli Emblemata , che appartengono all’immaginario comune riferibile al grande artista. La mostra di Escher si configura come il primo grande evento espositivo all'interno del complesso monumentale - progettato da Filippo Brunelleschi - che ospita il meraviglioso e ricchissimo Museo degli Innocenti che, con le mostre firmate Arthemisia, si è già avviato a essere sede di grandi mostre d’arte.
Con il patrocinio del Comune di Firenze, dell’ Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, la mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con la M. C. Escher Foundation, Maurits e In Your Event, ed è curata da Mark Veldhuysen – CEO della M.C. Escher Company – e Federico Giudiceandrea, uno dei più importanti esperti di Escher al mondo. La mostra vede come sponsor Generali Valore Cultura, special partner Ricola, partner Mercato Centrale, Barberino Designer Outlet e Unicoop Firenze, media partner QN La Nazione, educational partner Laba e media coverage by Sky Arte. Il catalogo è edito da Maurits.
Le sale della mostra
Prima sezione – Gli inizi
I primi lavori di M.C. Escher prendono ispirazione dall’Art Nouveau, un celebre movimento artistico sviluppatosi in Europa alla fine del XIX secolo caratterizzato da ornamenti e forme decorative ispirate a soggetti naturali. Questa influenza è dovuta principalmente a Samuel Jessurun de Mesquita, importante esponente dell’Art Nouveau Olandese e insegnante presso la scuola di grafica ed arti decorativa di Harlem in Olanda frequentata da Escher. L’artista ha sempre nutrito un profondo interesse per la natura e ha, anche in seguito, eseguito numerose stampe con raffigurazioni realistiche di fiori e insetti. Durante la sua permanenza in Italia dal 1922 al 1935 egli intraprese molteplici viag gi nel Belpaese, in particolare nel meridione, disegnando monumenti, paesaggi, flora e fauna, che al suo ritorno a Roma, dove si era stabilito, trasformava in opere grafiche: xilografie e litografie. In queste opere per lo più caratterizzate da prospettive insolite, una meticolosa osservazione della natura si fondeva con vedute che spaziavano verso orizzonti lontani.
Seconda sezione – Italia
L’artista olandese aveva visitato l’Italia una prima volta a seguito dei suoi genitori nel 1921. Nel 1922, finiti gl i studi, ritornò per stabilirsi poi definitivamente a Roma nel 1923. Questo soggiorno aiutò Escher ad ampliare i suoi orizzonti artistici, portandolo a collaborare con altri artisti che vivevano a Roma come Joseph Haas Triverio, artista grafico di origine svizzere, che oltre ad introdurlo nel giro delle gallerie d’arte fu anche suo fedele compagno nei viaggi che ogni primavera intraprendevano per immortalare paesaggi e villaggi del Belpaese. Escher prendeva la sua ispirazione dalla natura. In una lettera spedita da Ravello scrisse: “...Voglio trovare la felicità nelle cose più piccole, come una pianta di muschio di due centimetri che cresce su una roccia e voglio provare a lavorare a quello che desidero fare da tanto tempo: copiare questi soggetti minuscoli nel modo più minuzioso possibile...” In Italia lo studio dei paesaggi e della natura rigogliosa porta Escher a concentrarsi sulle strutture geometriche alla base di panorami ed elementi della natura. Nel 1935 l’artista si trasferisce in Svizzera per allont anarsi dal fanatismo del regime fascista, da lui considerato inutile e pericoloso.
Terza sezione – Tassellature
Nel 1936 il secondo viaggio di Escher nel sud della Spagna segna un giro di boa cruciale nel suo sviluppo artistico. In quell’occasione ha mod o di visitare i celebri monumenti come l’Alhambra di Granada e la Mezquita di Cordoba, da cui trae ispirazione per uno studio metodico dei motivi utilizzati dagli artigiani del XIV secolo per decorare muri e archi delle architetture moresche. In seguito si appassiona alla tassellatura: decorazioni geometriche basate su triangoli, quadrati o esagoni che si ripetono, come piastrelle, per coprire un piano senza lasciare spazi vuoti. Egli lavorò minuziosamente a 137 acquerelli, raccolti in un libro di esercizi, che riproducono diversi motivi di tassellatura e che rappresentavano tutti i 17 diversi modi di riempire una superficie piana attraverso le operazioni di traslazione, rotazione e riflessione di un unico tassello, oltre a uno studio sulle varie possibilità di colorazione. Questa sezione mostra come infine Escher modifico le forme puramente geometriche, alla base delle sue tassellazioni, con figure animate come animali o figure umane: caratteristica che divenne distintiva della sua arte, in cui fantasia, geo metria e soggetti figurativi sono sapientemente combinati.
Quarta sezione – Metamorfosi
Escher ha creato un mondo in cui diversi tipi di tassellatura (il procedimento di divisione regolare del piano) danno vita a vortici di trasformazioni e forme astratt e si trasformano in forme animate. Un universo in cui gli uccelli possono gradualmente tramutarsi in pesci e che vede una lucertola diventare la cella di un alveare. A volte le trasformazioni portano a elementi antitetici ma complementari, come il giorno e la notte o il bene e il male, intrecciando gli opposti all’interno di una stessa composizione.
Quinta sezione – Struttura dello spazio
Fin dalle sue prime stampe di paesaggi Escher dimostra un’attrazione per la struttura dello spazio più ancora che per l'elemento pittoresco. Nel 1937, dopo aver lasciato l’Italia, smette di cimentarsi con la struttura spaziale in senso analitico: non rappresenta più lo spazio in modo lineare, così come lo aveva osservato, ma inizia piuttosto a produrre sintesi in cui diverse entità spaziali confluiscono in un’unica stampa con logica stringente. È possibile ammirare il risultato di questa operazione nei lavori in cui diverse strutture si compenetrano, come se si trovassero su superfici riflettenti. L’attenzione per le strutture prettamente matematiche raggiunge il suo apice più avanti, come conseguenza della sua passione per le forme dei cristalli e le superfici topologiche come il nastro di Moebius, cioè oggetti che sono percepiti come superfici a due facce ma che, ad una p iù attenta osservazione, mostrano di avere una sola faccia.
Sesta sezione – Paradossi geometrici
Le conoscenze matematiche di Escher erano principalmente visive e intuitive. Le sue architetture e composizioni geometriche si caratterizzavano per aberrazio ni prospettiche che, a prima vista, si presentavano come perfettamente plausibili ma che, dopo una più attenta ispezione, si rivelavano impossibili. Nel 1954, in occasione del Congresso Internazionale dei Matematici ad Amsterdam, vennero esposte alcune sta mpe dell’artista che da allora cominciarono a essere molto apprezzate dalla comunità scientifica. L’artista iniziò un dialogo con matematici e cristallografi che rappresentò una vasta fonte di ispirazione per la sua ricerca sulle costruzioni impossibili, le illusioni ottiche e la rappresentazione dell’infinito. Questa sezione analizza come Escher abbia cercato di forzare oltre ogni limite la rappresentazione di situazioni impossibili, ma che all’apparenza sembrano coerenti, attraverso una selezione di alcune delle sue opere più famose: Ascesa e discesa , Belvedere , Cascata , Galleria di stampe e Relatività . Questi capolavori riflettono un aspetto essenziale dell’arte del grafico olandese: il suo complesso rapporto con la matematica, la geometria e le composizi oni infinite.
Settima sezione – Lavori su commissione
Escher non conobbe la notorietà se non negli ultimi anni della sua vita. Per sbarcare il lunario si dedicò quindi spesso a lavori su commissione. Erano per lo più progetti modesti, come la copertina di un programma concertistico, semplici biglietti di auguri ed ex - libris (etichette decorate che venivano applicate sui libri per indicarne il proprietario). Eseguì anche commesse pubbliche come la progettazione di banconote e francobolli. Nel 1967 eseguì un ’incisione di sette metri intitolata Metamorfosi III per l’ufficio postale dell’Aia, nei Paesi Bassi: un’opera che oggi è considerata uno dei suoi capolavori.
Ottava sezione – Eschermania
Oggi è possibile trovare riferimenti ai lavori di Escher negli ambiti più disparati: da quello artistico alla cultura popolare. Diversi pittori contemporanei e artisti digitali sono stati influenzati dal lavoro che il grafico olandese ha svolto nel campo della tassellatura, interpretandolo secondo il proprio stile. La rappresentazione del paradosso ha avuto un ascendente importante su molti musicisti e gruppi pop degli anni Sessanta che usavano le sue immagini sulle copertine dei loro album. Le geometrie dell’artista olandese hanno inoltre ispirato diversi personaggi dei fumetti e dei cartoni animati. Il mondo della pubblicità ha trovato terreno fertile nell’arte estrosa di Escher e case di moda e stilisti di fama internazionale, come Chanel o Alexander McQueen, hanno reso omaggio al suo universo immaginifico sulle loro pa sserelle. Le opere esposte in quest’ultima sezione spaziano dai fumetti alle pubblicità, dalla musica alla moda, ai film e alle opere d’arte contemporanea, tutti settori influenzati dalla sua arte. Questi lavori dimostrano come la “Eschermania” abbia conta giato tutti i settori creativi e come l’opera di questo artista sia ancora fonte di ispirazione per la cultura contemporanea
Biglietti, orari e informazioni sulla mostra di Escher a Firenze
Tutti i giorni 9.00 - 19.00; la biglietteria e l'ingresso chiudono un'ora prima
Festività e aperture straordinarie
- Martedì 1 Novembre 9.00-19.00
- Giovedì 8 Dicembre 9.00-19.00
- Sabato 24 Dicembre 9.00-15.00
- Domenica 25 Dicembre 12.00-19.00
- Lunedì 26 Dicembre 9.00-19.00
- Sabato 31 Dicembre 9.00-15.00
- Domenica 1 Gennaio 12.00-19.00
- Venerdì 6 Gennaio 9.00-19.00
Prezzi
Da 7,00 € a 16,00 € inclusi diritti di prevendita (audioguida inclusa); ridotto 14,00 €. Per l'acquisto online: diritti di agenzia (con l'acquisto online) 1,50€ a biglietto, saranno calcolati nel riepilogo d'ordine.
Riduzioni
I titoli che danno diritto alle riduzioni dovranno essere mostrati tassativamente in biglietteria.
La mancata esibizione di tale documentazione comporterà l'obbligo di riacquisto di un nuovo titolo d'accesso e la perdita di quanto pagato precedentemente. Non potranno essere in alcun modo effettuate delle integrazioni.
- Visite per famiglie–attività offerta dallo sponsor Generali. Date e modalità di prenotazione al sito https://www.mostraescher.it/
- 65 anni compiuti (con documento)
- ragazzi da 11 a 18 anni non compiuti
- studenti fino a 26 anni non compiuti (con documento)
- appartenenti alle forze dell’ordine
- diversamente abili
- giornalisti con regolare tessera dell’Ordine Nazionale (professionisti, praticanti, pubblicisti)
- possessori card Arthemisia
- Ridotto Generali 15,50€
- dipendenti e agenti Assicurazioni Generali
- clienti Assicurazioni Generali in possesso di Dem nominali
- Ridotto Universitari (SOLO LUNEDI') 12,00€ ogni lunedì escluso i festivi, per tutti gli studenti universitari senza limiti di età
- Ridotto bambiniaudioguida inclusa € 7,00
bambini da 5 a 11 anni non compiuti - Ridotto Trenitalia audioguida inclusa € 8.00
Rivolto a tuttii clienti che siano in possessodi un biglietto Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca condestinazione Firenze e con data antecedente fino a n. 2 (due) giorni l’ingresso allamostra, il biglietto potrà essere acquistato esclusivamente presso la biglietteria della mostra.
Omaggio
- (biglietto consegnato direttamente alla cassa; non occorre comunicarlo prima)
- bambini fino a 5 anni non compiuti
- soci ICOM (con tessera)
- un accompagnatore per disabile
- possessori di coupon di invito
- possessori di Vip Card Arthemisia
- giornalisti con regolare tessera dell’Ordine Nazionale (professionisti, praticanti, pubblicisti in servizio previa richiesta di accredito da parte della Redazione all’indirizzo press@arthemisia.it)
- guide turistiche autorizzate (previa richiesta di accredito all’indirizzo didattica@arthemisia.it, indicando nominativo e data della visita, sabato domenica e festivi esclusi, almeno 48 ore prima della stessa).