Emanuele Torquati per Firenze Suona Contemporanea
Mercoledì 24 luglio al Museo Novecento di Firenze il secondo appuntamento dell’undicesima edizione di Firenze Suona Contemporanea, alle ore 21:30, con un recital pianistico di Emanuele Torquati, attraverso un programma che lo stesso pianista titola “Giardino Zen”. Il fulcro attorno al quale si dipana questo luogo della fantasia sono gli Studi composti tra il 2011 e il 2013 dal più importante compositore giapponese vivente, Toshio Hosokawa, idealmente riconducibili a quelli del suo illustre predecessore Claude Debussy. Ognuno di essi parte da un elemento musicale in maniera quasi calligrafica, composto prima da 2 Linee, poi da 3 e infine da uno scarno Lied.
Nel canto estatico di “Piove vita” del compositore siciliano Emanuele Casale si ritrova la componente espressiva e più diretta del nostro ideale Giardino. Una goccia appuntita e inflessibile è invece il fulcro di “Stalagma”, concisa immagine musicale composta da Silvia Borzelli, Italiana di stanza ad Amsterdam, in ricordo dell'uccisione della giornalista russa Anna Politovskaja. Dal dramma umano passeremo poi alla cullante inquietudine insita nella “Berceuse” scritta da Francesco Filidei, che è anche un gioco mirabile di slanci e sospensioni. Sospensioni inesistenti nel rutilante “Mambo” di Luca Francesconi, che partendo da un incipit del grande jazzista cieco italo-americano Lennie Tristano lancia a folle velocità le mani del pianista in una sfida virtuosistica.
Il concerto fa parte dei quattro recital solistici in programma al Museo Novecento – il primo si è tenuto l’11 luglio nel cortile del museo con la fisarmonica di Claudio Jacomucci - dedicati a un confronto tra la musica moderna e contemporanea, in Occidente e in Asia, dando il titolo alla rassegna: Il Giardino Monocromatico.
Dopo la pausa estiva del mese di agosto, Firenze Suona Contemporanea2019 riprende il programma con: Nyman’s Earthquakes di Michael Nyman, in prima mondiale alla Manifattura Tabacchi (7-14 settembre), video installazione a 5 schermi sul terremoto in Messico; un nuovo lavoro in prima italiana di William Kentridge e Joanna Dudley al Tepidarium Roster (25 settembre); l’artista americana Nancy Burson in “doppiaveste” con la scultura Dna has No Color alla Manifattura Tabacchi (7-14 settembre) e con un’installazione video dal titolo The Love Above All Else al Museo Marino Marini (9-23 settembre); il concerto di Michele Marasco, primo flauto dell’Orchestra della Toscana, con la pianista Marta Cencini interamente dedicato al minimalismo in musica (14 settembre); il violoncellista Francesco Dillon con un programma di giovanissimi compositori giapponesi al Museo Novecento (11 settembre); lo storico flauto di Roberto Fabbriciani sempre al Museo Novecento (20 settembre). La rassegna si conclude il 27 settembre al Museo Novecento con una maratona-concerto dedicata al movimento Fluxus dal titolo FLASH FLUXUS.