Dante, Orfeo e il viaggio Khthónios
Visioni e orizzonti inediti per una nuova scena dal vivo. La crisi come straordinaria opportunità di cambiamento e innovazione per la ricerca e sperimentazione di modalità performative di grande impatto e coinvolgimento sensoriale. Sovvertimento dell’allestimento tradizionale dell’opera attraverso la creazione di un “palcoscenico metavirtuale” dove i cantanti in presenza dal vivo si esibiscono fuori campo, mentre i corrispondenti personaggi scaturiscono da suggestioni virtuali e danzatori/attori.
La realizzazione musicale combina magistralmente l’approccio filologico, che contraddistingue da sempre le interpretazioni dell’Ensemble San Felice, con lo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative capaci di valorizzare la sublime espressività del capolavoro monteverdiano in chiave contemporanea.
Dante e Orfeo La ricorrenza nel 2021 dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri (14 settembre 1321) è l’occasione per celebrare il sommo Poeta in una veste inedita mettendo in scena Orfeo, cantore mitico della poesia e emblema della Musica, che come Dante intraprende un itinerarium salvationis spinto da sublime Amore, e penetrato nel mondo ultraterreno, ne farà ritorno.
L’Orfeo di questo spettacolo compie il Viaggio ctonio, infero, cioè un percorso all’interno del Sé, per ricreare ed eternare il pathos e rappresenta non solo un mito, ma un archetipo capace di attivare l’energia profonda che vibra all’interno dell’Anima Mundi, una entità che incarna il principio e l’essenza stessa dell’arte: dunque non solamente l’artista, poeta e musico, ma al contempo diviene egli stesso atto creativo, creazione ispirata e quintessenza dell’Arte, in quanto sua espressione suprema.
Carla Zanin