Presentazione "Fame d'Aria", il nuovo libro di Daniele Mencarelli
Fame d’aria, è il titolo del quarto romanzo di Daniele Mencarelli, dopo "La casa degli sguardi", "Tutto chiede salvezza" (da cui è stata tratta la serie Netflix di successo, con la regia di Francesco Bruni) e "Sempre tornare".
E’ il primo, tuttavia, non autobiografico. C’è qualcosa che disturba fin dall’inizio del romanzo. La stessa sensazione di disagio, di straniamento, del resto, si avverte già di fronte alla copertina: da un lato un padre che trasporta un figlio, ma che ne appare quasi soverchiato, sopraffatto; dall’altra un ragazzo che viene portato come fosse un ciocco di legno; i due guardano in direzioni opposte. Si denuncia fin da subito un’istanza di incomunicabilità.
Nel racconto, il padre è Pietro, il figlio Jacopo. Diciottenne, è affetto da una severa forma di autismo a basso profilo di funzionamento: “Non parla, da solo non fa nulla, si piscia e caca addosso”, ripete insistentemente il genitore a chiunque mostri interesse, con lo scopo di scioccare, mettere a tacere, sopprimere la discussione.Tutto l’amore di un padre (controverso e difficile),di fronte alla grave disabilità del figlio.
E poi il mondo che, quando non ignora, al massimo compatisce e lascia soli quanti dentro le proprie mura domestiche combattono la loro propria battaglia fatta di continue arrese e ripartenze, smarrimenti e aperture di cielo.