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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Cucinare Draghi, ai limiti fantastici della cucina tosco-emiliana

Uno dei libri più originali di questo Natale è senz'altro Cucinare draghi, la prima pubblicazione di Marco Caldarola edita per Press & Archeos di Firenze. Si tratta di un libro di cucina a tutti gli effetti, ispirato dalla "fantasia" di cucinare carne di drago e alle leggende popolari toscane.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FirenzeToday

Uno dei libri più originali di questo Natale è senz'altro Cucinare draghi, la prima pubblicazione di Marco Caldarola edita per Press & Archeos di Firenze. Si tratta di un libro di cucina a tutti gli effetti, ispirato dalla "fantasia" di cucinare carne di drago. Infatti per ogni ricetta, come "Coda di viverna alla brace con salsa di prugne" o "Cuore di drago con scaglie di tartufo", sono presentate delle varianti con altri tipi di pietanze. Ma il libro ha anche un'anima narrativa, con un'introduzione che simula un'antica cronaca medievale in cui il cuoco protagonista, Cochlearius, racconta le sue incredibili esperienze culinarie. La cronaca è presentata anche in una versione "originaria" in latino medievale: insomma, questo piccolo libro, nonostante la brevità (poco meno di 100 pagine) e il prezzo concorrenziale (solo €8,80), oltre che un ricettario è un "ricettacolo" di idee e curiosità.

Cucinare draghi è attualmente in distribuzione nelle librerie, nelle edicole e non solo. A Firenze potete trovarlo anche da Feltrinelli (via Martelli) e, prossimamente, a Toscana da Leggere, la sezione libraria delle Coop toscane. Un altro luogo di vendita è Stratagemma, il negozio di cultura fantasy in via de' Servi, dove potrete avere interessanti consigli sui draghi, perchè loro sono davvero esperti... Non mancano ovviamente le possibilità di acquisto su web: da Ibs a Amazon, da Ebay a E-archeos.com, il sito della casa editrice.

Cioè che colpisce di questo curioso libretto è la possibilità di leggerlo con la spensieratezza di un appassionato di cucina e, al contempo, con la rigorosità di un ricercatore storico. Sembra infatti che l'autore abbia ideato i piatti solo dopo un attento studio delle leggende popolari toscane in cui compaiono appunto i draghi. La razza più "diffusa" in Toscana era la Viverna, che ha caratteristiche tali da ispirare soluzioni culinarie particolarmente originali. Nelle ricette si trovano numerosi riferimenti tecnici, l'utilizzo sorprendente delle unità di misura tardo-medievali e rinascimentali: siamo in piena tradizione tosco-emiliana, vissuta però con una fantasia tale da far sembrare Cochlearius un visionario Masterchef ante litteram.

Se non avete idee per un regalo, o semplicemente volete far sorridere o appassionare qualcuno, ecco Cucinare draghi: un libro che incuriosirà senz'altro gli appassionati di cucina, ma anche gli studiosi di medioevo e di tradizioni locali, e non solo: qui si parla praticamente ad un pubblico di tutte le età!

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