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Ingegneri fiorentini e romani uniti per la salvaguardia dei centri storici

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FirenzeToday

Venerdì 1 aprile alle ore 9.00 si svolgerà la seconda edizione del convegno organizzato dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Firenze e dall'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, dal tema "Analisi strutturale degli edifici esistenti e dei beni architettonici", presso l'AC Hotel di Firenze.

Tra il 2014 e il 2015 su un valore complessivo del settore delle costruzioni pari a 169 miliardi di euro, la spesa di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria si è aggirata sui 117 miliardi. L'attività di salvaguardia dell'esistente è stata, quindi, pari al 70% dell'intero fatturato del comparto edile. Nello specifico, gli interventi straordinari sul patrimonio residenziale di impianti, strutture e finiture hanno rappresentato un valore economico di circa 47 miliardi di euro. La crescita di questo ambito è stata sostenuta dalle misure di incentivazione erogate dal Governo negli ultimi anni, ma anche dalla crisi delle costruzioni e delle vendite immobiliari.

I beni edilizi non sono immutabili, poiché subiscono, tra l'altro, il degrado naturale del tempo, che si può contrastare solo con una manutenzione graduale e programmata, che permetterebbe da una parte di dare maggiore sicurezza ai fruitori di un edificio e dall'altra a non alterare il valore di mercato degli immobili.

Gran parte dell'edilizia moderna, quindi, si basa su azioni di recupero dell'esistente, soprattutto in aree come Roma e Firenze, caratterizzate da stratificazioni storiche di rilievo.

L'intervento sull'edilizia esistente pone, però, delle problematiche molto estese, e richiede spesso una preparazione professionale specifica, una sensibilità particolare, soprattutto quando interessa per esempio edifici non isolati, come quelli del centro storico in assenza di vincoli specifici di tutela. In questi casi, spesso l'adeguamento funzionale prevede interventi di trasformazione, di manutenzione straordinaria, di ristrutturazione edilizia, talvolta con cambio di destinazione d'uso, adeguamento impiantistico, piccoli ampliamenti, e naturalmente l'adeguamento sismico. Quindi, bisogna apportare interventi di miglioramento con lo scopo di conseguire un maggior grado di sicurezza senza, peraltro, modificare in maniera sostanziale il comportamento globale.

La corretta analisi strutturale appare in questi casi di notevole importanza. Alle tecnologie informatiche sempre più sofisticate e performanti, occorre associare la capacità degli ingegneri di disporre di una approfondita conoscenza dei materiali e delle tecniche costruttive storiche degli edifici esistenti, adottati nel corso dei secoli e nell'edilizia degli ultimi decenni, dei sistemi di connessione e dei vincoli presenti, delle situazioni di maggiore insidiosità e rischio, dei fenomeni di degrado dei materiali.

L'incontro fiorentino è la seconda edizione del convegno sulla tematica trattata. Il primo si è svolto a Roma a settembre scorso. Saranno presenti all'evento l'Ing. Carla Cappiello, Presidente dell'Ordine di Roma e l'Ing. Marco Bartoloni, Presidente dell'Ordine di Firenze

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