"Ciao" di Walter Veltroni al teatro della Pergola con Massimo Ghini
Al teatro della Pergola la prima nazionale di "Ciao": il racconto di un dialogo impossibile, dell’incontro fantastico tra un padre, morto giovane negli anni Cinquanta, e un figlio, ormai sessantenne, che lo ha sempre cercato.
Il padre è Vittorio e il figlio è Walter Veltroni. Ma i due protagonisti potrebbero essere ogni padre e ogni figlio di questo Paese.
Dal libro omonimo, Piero Maccarinelli dirige Massimo Ghini e Francesco Bonomo in una pièce sull’assenza, sul bisogno di relazione, sulla dolorosa bellezza della ricerca delle radici della propria vita.
Trama
Ciao parla dell’assenza, del bisogno di relazione, della dolorosa bellezza della ricerca delle radici della propria vita. Si incontrano, nel palazzo dove le vite di ambedue si sono svolte, due persone che hanno età rovesciate rispetto ai ruoli: il padre è un ragazzo, brillantina nei capelli, e il figlio ha quasi il doppio dei suo anni, ha vissuto molto di più, ha esperienza da vendere. Ma è un figlio e deve ricevere, più che dare. Cerca di capire la vita, il carattere, la storia del padre. Cerca di comprendere se e come l’aveva immaginata, come gli amici gliel’avevano raccontata.
Nel dialogo tra queste due creature, che si svolge in un irreale tramonto che non finisce mai, si snoda anche la storia d’Italia di molti decenni, una storia di cui i due sono stati testimoni e protagonisti. Sono due Italie che si raccontano e si incrociano. E si interrogano sui grandi significati dell’esistenza umana, della relazione padre-figlio e della trasmissione della memoria.