Uffizi e Città di Firenze per Dante Alighieri: in piazza Signoria l'abete-scultura di Giuseppe Penone
La Città di Firenze e gli Uffizi omaggiano Dante Alighieri con un'installazione artistica in piazza della Signoria. La scultura sarà inaugurata il 25 marzo in occasione del Dantedì: costituisce un anticipo della mostra di arte contemporanea ‘Alberi Inversi’, con lavori del maestro torinese, dedicata all’Alighieri ed accolta negli spazi delle Gallerie dal 1 giugno al 12 settembre. Alta circa 22 metri, l’installazione sarà la più grande opera mai ospitata nello spazio pubblico del centro storico di Firenze "Alberi In-Versi" è la mostra dedicata a Giuseppe Penone che le Gallerie degli Uffizi ospiteranno dal 1 giugno al 12 settembre prossimi, nell’ambito delle celebrazioni dantesche previste per il 2021.
Il titolo allude al tema dantesco dell' "albero che vive della cima" (Dante, Paradiso, 18: 28-30), un luogo dialettico nel quale si incontrano il mondo corporeo e quello concettuale, la materia e l'idea: è a questo territorio di confine che faranno riferimento in mostra una serie di disegni dell’artista accolti per l’occasione negli spazi delle Gallerie. Un primo ‘assaggio’ speciale dell’esposizione ci sarà però a partire già dal 25 marzo, in occasione del Dantedì istituito dal Ministero della Cultura lo scorso anno: in piazza Signoria verrà infatti inaugurata per l’occasione la maxi scultura di Penone, ‘Abete’, alta circa 22 metri, tra le più grandi mai ospitate negli spazi pubblici del centro di Firenze. L’evento, organizzato dalle Gallerie degli Uffizi, è copromosso dal Comune di Firenze e realizzato in collaborazione con l’Associazione Continua. Alla cerimonia saranno presenti il direttore degli Uffizi Eike Schmidt, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il sindaco di Firenze Dario Nardella, l’assessore alla Cultura del Comune di Firenze Tommaso Sacchi, il consigliere di amministrazione delle Gallerie degli Uffizi Valdo Spini.
Un abete gigantesco si innalza di oltre 22 metri in piazza della Signoria, nel cuore di Firenze, protendendo i suoi rami metallici verso il cielo: l’installazione, realizzata dall’artista Giuseppe Penone, è la più grande mai collocata nello spazio pubblico del centro fiorentino. È spuntata oggi, per il “Dantedì” di un anno molto speciale, il settecentenario dalla morte dell’autore della Divina Commedia.
Infatti la colossale scultura “Abete” si può vedere come metafora del Paradiso: cioè “l'albero che vive de la cima / e frutta sempre e mai non perde foglia” (vv. 29-30, Canto XVIII, Paradiso, Divina Commedia), come afferma Cacciaguida degli Elisei per descrivere all’incredulo Dante il luogo in cui si trova.
L'albero per Penone è immagine di una giovinezza trascorsa tra i boschi delle Alpi Marittime e perciò frequentata assiduamente negli ormai oltre cinquant'anni di ricerca. Esso rivela attraverso la sua crescita a cerchi concentrici una forma essenziale, strettamente necessaria alla sua stessa esistenza e al suo stesso sviluppo: è saldamente piantato nella terra ma con i rami protesi verso il cielo. Tra gli alberi l'artista predilige le conifere, per il loro tronco resistente alle torsioni e i rami a palco dall’andamento regolare: in pratica, una sintesi formale dell'idea stessa di albero. Per questi motivi l’opera che Penone ha scelto di collocare in Piazza della Signoria è un abete monumentale.
Il tronco e i rami sono stati realizzati in fusione di acciaio inossidabile, avvolta da un reticolo che conferisce all’installazione un senso ascendente: i 18 elementi che lo formano sono stati modellati in bronzo, con un procedimento di fusione da calchi di bambù. L'Abete rivela l’interesse di Giuseppe Penone – e collettivo - per gli aspetti ambientali dell’arte, soprattutto nello spazio urbano: qui, secondo l’artista, si sviluppa la continuità tra cultura e natura, tra il tempo della storia e quello della vita, tra passato e presente, perfino in un luogo così fortemente connotato come piazza Signoria a Firenze.